Persone con disabilità e nuove “gemme terminali”

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creato: 15 gennaio 2009

TAGS: non autosufficienza assistenza disabilita

A 40 anni dalla nascita della Piccola Opera Papa Giovanni di Reggio Calabria, venerdì 16 gennaio 2009 alle ore 16.30, viene inaugurato il “Centro Polivalente Papa Giovanni”.
A Reggio Calabria, sin dal 1968, l’associazione “Piccola Opera Papa Giovanni”, ha cercato “di aiutare le persone disabili a costruire la loro vita su ciò che hanno, non su ciò che gli manca, senza sostituirsi a nessuno ma facendosi compagna di strada”.
Nel corso di quarant’anni di attività sono molte le persone, di tutte le età, che hanno ricevuto i servizi riabilitativi per disabilità psichica e motoria della Piccola Opera.
Consapevole della crescente domanda di aiuto, l’associazione nel 1991 ha aperto un presidio riabilitativo per  bambini con disabilità. Pensato inizialmente come servizio diurno per rispondere alle numerose richieste di accoglienza, si è strutturato successivamente in funzione ambulatoriale, divenendo in poco tempo punto di riferimento per centinaia di bambini (0-15 anni) con difficoltà cognitive, psicomotorie e sensoriali, provenienti da tutto il territorio provinciale.
Per potenziare la capacità di fare diagnosi precoci della disabilità ed erogare servizi di riabilitazione ambulatoriali e residenziali, avvia la sua attività il “Centro Polivalente Papa Giovanni”.
Al “taglio del nastro”, ad opera di due ragazzi ospiti del Centro e con la benedizione di S.E. Mons. Vittorio Mondello, sarà presente il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il Presidente ha voluto significare ai tanti operatori sanitari e volontari che quotidianamente sono impegnati in un servizio così delicato quanto esso sia indispensabile per la società civile e per dare risposte ai più deboli.

Sarà inoltre inaugurata una sede decentrata della Fondazione Zancan a Reggio Calabria con la presenza del direttore Tiziano Vecchiato. Anche questa iniziativa ha radici lontane. Già nei primi anni settanta era sorta una fratellanza ideale fra Don Italo Calabrò, fondatore della Piccola Opera e Monsignor Giovanni Nervo che ha dato avvio alla Fondazione Zancan, che ha visto nel tempo svilupparsi una solida collaborazione.
La Fondazione Zancan in 45 anni di attività culturale ha cercato di individuare le “gemme terminali”, ovvero i fenomeni sociali che indicano punti cruciali e strategici del cambiamento sociale, e di aggregare studiosi e operatori sociali, sanitari, educativi, con la modalità dei seminari di ricerca, per interpretare i cambiamenti, individuarne le potenzialità, creare strumenti operativi, divulgare contenuti culturali e soluzioni utili agli operatori, agli amministratori e a quanti hanno responsabilità di governo.
La collaborazione tra Piccola Opera e Fondazione Zancan è nata con l’intento di scoprire altre gemme terminali, per migliorare la convivenza sociale, con una costante attenzione ai diritti e alla dignità dei più deboli e con uno sguardo particolare allo sviluppo del Sud d’Italia.

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