Viviamo in un momento in cui chiedersi se ha un futuro il volontariato significa anche costruire questo futuro, consolidando le forme di solidarietà che conosciamo e sperimentandone di nuove.
Il volume di mons. Giovanni Nervo è partito da questa domanda suscitando notevole interesse. Molte sono state le presentazioni pubbliche organizzate dai Centri di Servizio per il Volontariato in varie regioni: Lombardia (Milano e Brescia), Trento, Veneto (Treviso, Conegliano), Friuli Venezia Giulia (Udine), Emilia Romagna (Cesena), Toscana (Firenze, Livorno), Calabria, Molise (Larino), Puglia (Taranto), Sicilia (Messina), Sardegna (Cagliari).
Come interpretare un interesse così diffuso? Come leggere questa necessità di riproporre, a livello locale, lo stesso interrogativo? Ci sono risposte positive e quali?
La ricerca, che prende il nome del volume, condotta dalla Fondazione Zancan in collaborazione con CSVnet, assume questa sfida, affronta le attuali difficoltà, valorizza le potenzialità emergenti, coinvolgendo volontari di tutte le regioni italiane. Solo affrontando insieme i problemi possiamo trovare soluzioni durature.
Lo studio valutativo nazionale utilizza e trasforma i temi dei capitoli del volume in altrettanti interrogativi a cui dare risposte. Sono interrogativi di natura valoriale e pratica, quindi utili per riflettere e cercare. Chi infatti è parte attiva del mondo del volontariato ha necessità di assumere questa sfida, trasformarla da provocazione a occasione utile per rendere più evidenti le attuali difficoltà, insieme con le potenzialità difficili da riconoscere. Solo affrontando questa domanda si possono trovare soluzioni per affrontare e risolvere le attuali difficoltà.
I volontari che collaborano allo studio sono identificati su base campionaria, in modo omogeneo sul territorio e compilano il questionario on line, da alcuni giorni attivo al sito http://csv.fondazionezancan.org.
Una volta raccolti ed analizzati i dati, i risultati saranno presentati e discussi nel prossimo autunno in un convegno promosso dalla Fondazione Zancan e CSVnet.