Nel quinto numero della rivista «Studi Zancan» Maria Bezze e Tiziano Vecchiato prefigurano i cambiamenti necessari per promuovere responsabilizzazioni interne ed esterne all’amministrazione, per rendere trasparenti le responsabilità, verificare il loro esercizio, misurare gli esiti con indici di costo e di costo/efficacia, per adottare un sistema di verifica e valutazione partecipata in grado di riconoscere i traguardi di migliore socialità e di trasformare la spesa sociale da costo a investimento.
Irene Marin, Antonella Spanò, Chiara Pegoraro e Tiziana Frison dopo aver chiarito le caratteristiche della demenza e la sua diffusione a livello nazionale focalizzano l’attenzione sui modelli organizzativi che favoriscono il supporto e l’educazione dei familiari che si occupano dei propri cari con demenza.
L’intervista ad Augusto Palmonari sui servizi per l’infanzia è stata fatta in occasione dell’iniziativa «1964-2014 – Memoria e progetto – I 50 anni della Fondazione Zancan». Nei prossimi numeri verranno proposte altre interviste sui temi fondamentali di studio e ricerca della Fondazione (disabilità, anziani, volontariato ecc.).
La monografia è dedicata a esperienze di valutazione di welfare attuate nel territorio toscano. Maria Bezze e Tiziano Vecchiato riportano i risultati di una metodologia di valutazione comparativa dei servizi sociali basata su una visione complessiva del sistema. Elena Innocenti e Francesca Ricci si focalizzano sulla valutazione di alcuni servizi per anziani non autosufficienti e sul contributo che possono dare le organizzazioni sindacali nell’ottica del decentramento amministrativo. Il sindacato infatti come soggetto fortemente radicato nel territorio è rappresentativo non solo dei propri associati, ma di un intero gruppo sociale. Nello specifico di Fnp Cisl Toscana, quello degli anziani.
Giulia Barbero Vignola, Aldo De Togni e Fosco Foglietta presentano il progetto denominato «L’esercizio fisico è medicina», promosso dall’Azienda sanitaria locale di Ferrara che ha cercato di capire cosa incide maggiormente sulle decisioni delle persone adulte e anziane nell’attivarsi e nel dare più attenzione all’esercizio e al benessere fisico.
Cirillo e collaboratori illustrano i risultati a breve termine della presa in carico di 136 nuclei familiari a rischio sociosanitario, valutati da una équipe interdisciplinare integrata e seguiti con un progetto personalizzato. L’analisi è riferita a fattori di rischio e protettivi nei domini sociale, sanitario e psico-relazionale, agli obiettivi specifici, alle azioni messe in campo nei 6 mesi e infine ai risultati in termini di variazione semi-quantitativa dei fattori di rischio e di quelli protettivi, tra il tempo 0 – all’ingresso – ed il tempo 1 – dopo 6 mesi.
Daniele Salmaso, Sonia Noacco e Maura Mesaglio esplorano l’importanza che gli infermieri danno alle diverse dimensioni valoriali e con quali strumenti le rilevano. L’intento è di definire possibili percorsi utili a strutturare modalità di rilevazione riguardo ciò che sta «al di là» della dimensione biologica e che, probabilmente, per la persona conta di più della dimensione biologica stessa.