Per effetto della perdurante crisi economica, le parole «equità» e «giustizia sociale» appaiono con sempre maggiore frequenza all'interno del dibattito pubblico. Ci si interroga su dove tagliare, a chi imporre più sacrifici, su quali settori investire per recuperare produttività e benessere. Ma quali principi si debbono adottare per fare queste scelte?
L'attuale sistema, che amministra molti diritti e pochi doveri e che si fonda sulla raccolta di risorse (attraverso la leva fiscale) e sulla successiva redistribuzione non funziona più. In primo luogo perché stanno aumentando i bisogni complessi e la correlata domanda di intervento e in secondo luogo perché è oggettivamente diminuita l'occupazione fonte delle risorse fiscali e contributive a sostegno del sistema di welfare.
La sfida del futuro si gioca dunque nel passaggio dal welfare attuale ad un welfare a maggior capacità e potenza, rigenerando le risorse senza consumarle, anzi facendole rendere grazie alla responsabilizzazione resa possibile da un nuovo modo di intendere i diritti e i doveri sociali.
A questi temi è dedicato l’ultimo incontro ecclesiale di impegno civile e politico del ciclo «Giustizia come bene comune» organizzati dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose Rufino di Concordia in Portogruaro.
«Giustizia sociale, sostenibilità e welfare generativo» è il titolo dell’intervento di Tiziano Vecchiato che si terrà Venerdì 7 febbraio a Portogruaro, Via Seminario 21 (ore 19.00-21.00).
Per informazioni: Elisa Anese Tel. 0421-281111 email: elisa.anese@gmail.com