Lo studio “Crescere” presentato alla conferenza internazionale Eusarf a Copenaghen

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creato: 03 settembre 2014

TAGS: famiglie infanzia prevenzione adolescenza

Primo giorno di lavori nell’ambito della tredicesima conferenza della European Scientific Association on Residential and Family Care for Children and Adolescents in corso a Copenaghen fino al 5 settembre. La Fondazione Emanuela Zancan di Padova presenta in questa sede tre importanti progetti nell’ambito delle politiche e la tutela dell’infanzia.

La prima presentazione è in calendario oggi e riguarda lo studio “Crescere”, realizzato con il De Leo Fund in collaborazione con 80 Comuni della provincia di Padova e il Comune di Rovigo, la Fondazione Cariparo, l’azienda Ulss 16 e la Fondazione Città della Speranza. Il progetto gode del patrocinio dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza e del sostegno dell’Ufficio del Pubblico Tutore dei minori del Veneto.

L’indagine, unica in Italia, ha l’obiettivo di monitorare le condizioni di crescita e di sviluppo dall’infanzia verso l’età adulta a livello fisico, relazionale, emotivo, delle capacità e delle aspettative di vita. Molti gli aspetti oggetto di studio: la relazione con i genitori e il gruppi di pari, la scuola e il rapporto con lo studio, lo sport, la tecnologia, le aspettative per il futuro, le ambizioni professionali e molto altro ancora.

Lo studio accompagnerà i ragazzi che compongono il campione – ora oltre 400, ma con l’obiettivo di arrivare a quota 1.000 – dai 12 ai 18 anni, permettendo di avere non solo una fotografia sul mondo dei preadolescenti, ma di poter avere uno sguardo progressivo sul loro sviluppo e impegnarsi per facilitarlo. Lo studio fornirà infatti indicazioni preziose ai genitori, agli insegnanti, ai policy makers e a tutte le persone impegnate nel settore dell’infanzia e dell’adolescenza.

“È uno studio unico in Italia – sottolinea Cinzia Canali, ricercatrice della Fondazione Zancan – per durata e numero di ragazzi coinvolti. È un’indagine che coinvolge un’intera comunità: non solo i ragazzi e le loro famiglie, ma anche le scuole, gli enti locali, le aziende sanitarie, molte organizzazioni del territorio”.

Dall’analisi dei dati raccolti nella prima annualità sono già emersi dati interessanti. In materia di bullismo, ad esempio, due ragazzi su tre hanno subìto almeno una forma di bullismo negli ultimi 6 mesi, mentre il 52% ammette di averli compiuti. Le forme più frequenti di bullismo sono di tipo verbale: insulti, offese, prese in giro, falsità. Il bullismo fisico è invece meno diffuso: soltanto una minoranza (12%) riferisce di aver subito violenza fisica e di essere stato «colpito, calciato, spinto o rinchiuso».      

Il rapporto con la scuola è tendenzialmente positivo: i primi risultati ci dicono che in provincia di Padova due dodicenni su tre apprezzano la scuola (piace “molto” al 9% dei ragazzi, “abbastanza” al 57%). Lo stare bene a scuola favorisce un atteggiamento positivo e una maggiore motivazione allo studio, agendo in modo significativo sull’apprendimento e il rendimento scolastico.

Domani, giovedì 4 settembre, la Fondazione Zancan presenterà il progetto per l’inclusione della prima infanzia “Tfiey - Investire per lo sviluppo dei bambini che vivono in famiglie a basso reddito e/o immigrate”. Venerdì 5, ultimo giorno della conferenza, saranno invece presentati i risultati della ricerca sugli affidamenti familiari in Provincia di Piacenza.

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