Bene che il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali promuova le azioni sperimentali #diamociunamano. Contribuiscono ad aprire nuovi scenari di welfare. Sono proposte che la Fondazione Zancan ha fatto da tempo per passare da un welfare assistenziale a un welfare generativo. L’ultimo Rapporto 2014 sulla lotta alla povertà lo ribadisce a chiare lettere già nel titolo “Welfare generativo. Responsabilizzare, rendere, rigenerare”.
La scelta del Ministero, di intesa con l’Anci, va nella direzione giusta. Speriamo che le negoziazioni, concertazioni, condivisioni non diventino un ostacolo al fare e non allunghino senza motivo la realizzazione di queste scelte. Sono necessarie per dare nuove possibilità a persone in difficoltà.
Il coinvolgimento degli “aiutati” anticipa soluzioni strategiche necessarie per riconfigurare il modo stesso di intendere gli aiuti di welfare. C’è però un rischio da evitare: utilizzare il valore sociale prodotto per ripianare perdite e inefficienze degli attuali modi degenerativi di gestire il bene pubblico e i servizi sociali di interesse generale. Proprio in questo momento abbiamo bisogno di segnali positivi e provocatori, che diano speranza alle nuove generazioni. Un modo per farlo è di mettere a bilancio consuntivo il valore prodotto dagli aiutati così che possa essere reinvestito.
Dicono di noi: www.vita.it, Redattore sociale