Il corso «Nuove strategie di risposta per nuovi disagi sociali: welfare generativo e innovazione dei servizi sociali» approfondisce alcuni elementi di criticità dell’attuale sistema di welfare. Attraverso figure che operano nel settore, sia sperimentando nuove opportunità, sia approfondendo alcune implicazioni teorico concettuali, cercherà di avvicinare la nuova definizione di welfare generativo promossa dalla Fondazione Zancan di Padova. L’innovazione dei servizi, secondo questa idea, deve passare da una progettazione fondata sui diritti individuali ad una progettazione fondata sul principio di reciprocità tra «beneficiario» e comunità. Trasformare in risorsa le ingenti quote economiche assorbite dal sistema di welfare è probabilmente la sfida più complessa che il regolatore pubblico si trova oggi ad affrontare.
È questa la presentazione del corso organizzato dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento in cinque giornate formative. Domani 19 maggio Tiziano Vecchiato tratterà il tema «Teorie e metodi del welfare generativo».
«Trasformare le risposte ai bisogni sociali da costo a investimento è possibile realizzando il passaggio da un welfare assistenziale a un welfare generativo di capacità umana e sociale. Si attiva investimento quando non ci si limita a erogare risorse, ma si investe per rigenerarle, farle rendere, responsabilizzando chi le riceve a produrre valore sociale. Solo in questo caso la spesa assistenziale, pubblica e privata, può contribuire allo sviluppo sociale, misurabile in termini di integrazione, di occupazione di welfare, di socialità inclusiva. È quindi necessario cambiare prospettiva, connettendo le strategie con gli esiti e valutando l’impatto sociale. Richiede un profondo riassetto delle capacità amministrative e tecniche. Ma è una sfida possibile: diverse amministrazioni locali e organizzazioni del terzo settore l’hanno raccolta e stanno iniziando ad affrontarla».
Sono già stati affrontati i seguenti argomenti:
Il 26 maggio la dottoressa Augusta Nicoli parlerà di «integrazione tra servizi pubblici e privati: esperienze e opportunità messe in atto della regione Emilia Romagna». Il dott. Alberto Zanutto concluderà il 3 giugno sul tema «Welfare tradizionale e welfare generativo: una sintesi».
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