“La presenza di una persona anziana non autosufficiente aggrava la vulnerabilità economica e sociale delle famiglie. Nel 2014, le persone anziane non autosufficienti in Toscana erano oltre 75mila e di queste circa 32mila in condizioni di gravità.
La risposta dei servizi deve quindi essere in grado di sostenere contestualmente non solo la persona anziana in condizione di bisogno, ma anche la famiglia che se ne prende cura, garantendo accessibilità e fruibilità al sistema dei servizi e interventi appropriati ad ogni singola situazione. È evidente che il mantenimento del Fondo regionale per la non autosufficienza continua ad essere una condizione essenziale per sostenere le famiglie che si occupano dei propri familiari non autosufficienti e per garantire risposte adeguate a chi è privo di una rete familiare di sostegno.
In un contesto di bisogni crescenti, è fondamentale che le risorse (sempre più scarse) siano utilizzate nel miglior modo possibile e l’attività di monitoraggio svolta dal sindacato è una preziosa fonte di informazioni sullo ‘stato di salute’ dei servizi territoriali esistenti”.
Queste e altre riflessioni si possono leggere nella presentazione del terzo rapporto di monitoraggio dei percorsi di accesso e di presa in carico dei cittadini anziani non autosufficienti residenti nelle zone-distretto della Toscana.
Gli obiettivi del monitoraggio – realizzato da Fnp Toscana, in collaborazione con la Fondazione Zancan – sono di: porre l’attenzione sulle modalità di attuazione territoriale del modello di presa in carico delineato dalla legge regionale sulla non autosufficienza, verificarne l’andamento nel tempo e promuovere il confronto tra le zone-distretto, in un’ottica di benchmarking e di miglioramento complessivo del sistema.
Il rapporto è stato presentato oggi a Firenze in un convegno pubblico (programma in allegato) ed è liberamente scaricabile dai siti http://fnp.cisltoscana.it e www.fondazionezancan.it.
La pubblicazione – ha chiarito Elena Innocenti, ricercatrice della Fondazione Zancan – fa emergere la capacità di risposta territoriale, evidenzia le differenze e le specificità locali e offre al sindacato e ai cittadini informazioni necessarie per partecipare in maniera più consapevole e attiva alle scelte e ai processi decisionali che a livello locale riguardano il sistema dei servizi per le persone anziane non autosufficienti.