Si conclude oggi l’ottava conferenza dell’International Foster Care Research Conference a Siegen, in Germania. Due giorni dedicati al tema dell'affido, durante i quali si sono confrontati esperti da paesi europei ed extraeuropei, che hanno presentato i risultati delle loro ricerche.
Punto di partenza nella riflessione, la consapevolezza che non si può parlare di una «unica» forma di affido, ma di varie «forme» di affido. È da questa constatazione che la conferenza di Siegen affronta il tema «development». «L’affido ha in sé la parola chiave ‘sviluppo’ - fa notare Cinzia Canali, ricercatrice della Fondazione Zancan presente a Siegen -: i bambini crescono e si sviluppano all’interno delle esperienze di affido e lo stesso accade a coloro che hanno concluso questa esperienza. È necessario quindi considerare gli sviluppi dell’affido in un mondo che cambia». Sono questi i temi della conferenza coordinata dal Foster Care Research Group del prof. Klaus Wolf dell’Università di Siegen.
«È evidente ormai - sottolinea Carme Montserrat della Università di Girona (Spagna) - che i bambini coinvolti in percorsi di affido non sono (solo) vittime ma sono anche persone che hanno voce e vanno ascoltati. I risultati delle nostre ricerche con adolescenti che vivono in affido o in comunità residenziali in Catalogna indicano proprio la necessità di farli partecipare ad ogni decisione che riguarda le loro vite. Ci suggeriscono inoltre di sostenerli nell’impegno scolastico durante l’esperienza di affido e dell’importanza della socializzazione e del tempo libero con i loro coetanei».
Tutte le presentazioni saranno disponibili a breve nel sito della conferenza.