L'idea che un nuovo welfare sia possibile e diverso da quello attuale, meno assistenzialistico e inefficace, convince sempre più persone. Lo dimostrano la grande attenzione e l'interesse verso la proposta di welfare generativo lanciata dalla Fondazione Emanuela Zancan di Padova. Sono già tre le edizioni del corso “Prospettive di welfare generativo”. Hanno registrato il “tutto esaurito” in pochi mesi, con partecipanti provenienti da diverse regioni italiane, attivi nel settore pubblico e nel privato. Le richieste di prendere parte al percorso formativo continuano ad arrivare ed è già stata programmata una ulteriore edizione, che si svolgerà a febbraio 2016.
«I riscontri che stiamo ricevendo ci confermano che stiamo andando nella giusta direzione - commenta il direttore della Fondazione, Tiziano Vecchiato -. Per questo incoraggiamo chi vorrà sperimentare soluzioni di welfare generativo e valutarne l'efficacia».
Il welfare generativo punta al potenziamento dei “diritti individuali” in senso sociale, cioè intesi come diritti a corrispettivo sociale. «Anche gli aiutati possono rivendicare e valorizzare le proprie capacità, mettendole a disposizione di altri che possano averne bisogno e a beneficio dell’intera comunità - sottolinea Maria Bezze, ricercatrice della Zancan -. Così facendo, ogni persona è responsabilizzata a contribuire al bene comune. Le risorse impiegate a beneficio dei destinatari generano nuovo rendimento sociale, misurabile e valutabile anche in termini di ritorno economico».
Per informazioni e iscrizioni: welfaregenerativo@fondazionezancan.it