Dall'Italia a Gerusalemme, e viceversa, per conoscere, approfondire e condividere esperienze in materia di tutela dei minori maltrattati e vittime di abuso. E' iniziata ieri la fase 1 del progetto di scambio “Imparare per fare e per innovare i servizi di tutela minori nell’area mediterranea” organizzato in collaborazione tra Haruv Institute di Gerusalemme, Fondazione Emanuela Zancan onlus di Padova, che cura la parte scientifica della visita, e Associazione Carmela Giordano (Bari). Fino a giovedì 14 gennaio la delegazione italiana sarà ospite dell'Istituto Haruv, costituito dalla Fondazione Schusterman nel 2007 con l’obiettivo di migliorare le conoscenze e sviluppare progetti con professionisti e caregiver che lavorano con bambini maltrattati e vittime di abuso e le loro famiglie. È un centro di ricerca impegnato nella ricerca di soluzioni alle innumerevoli sfide poste dai professionisti che operano in quest’area.
Lo scopo del viaggio è di aumentare la collaborazione tra università, centri di studio, organizzazioni non governative ed enti che si occupano di questi temi per condividere le conoscenze e le competenze in materia di sviluppo di servizi e politiche per i bambini maltrattati e vittime di abuso. Per questo sono previste visite in servizi specifici, come centri di advocacy e servizi residenziali, momenti seminariali con presentazione di ricerche e incontri con responsabili politici a livello locale e nazionale.
Concretamente si punta a creare una piattaforma per future attività comuni, come la configurazione di servizi in modo trasversale, una formazione comune sul maltrattamento, l'avvio di collaborazioni di ricerca. È proprio su questo aspetto che si è focalizzata la relazione di apertura di Asher Ben Arieh, docente della Hebrew University of Jerusalem e direttore di Haruv. Oltre a Cinzia Canali, ricercatrice della Fondazione Zancan, partecipano alla visita componenti della Associazione Carmela Giordano e dell’Ordine regionale degli Assistenti sociali, Francesca Cisternino e Vincenza Del Vecchio e Cinzia Mongelli della Asl di Bari; Silvana Calaprice e Michele Corriero, dell'Università di Bari; Rosangela Paparella, garante dei diritti dei minori della Regione Puglia. La collaborazione si svilupperà con visite di scambio anche in Puglia e ulteriori approfondimenti professionali e scientifici.