Studi Zancan 2/2017

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creato: 23 giugno 2017

TAGS: welfare volontariato infanzia informazione poverta

«Poveri e così sia?» è una domanda amara e preoccupata su come la lotta alla povertà non lo sia veramente e sul perché non riesca a trovare la strada per evitare la trappola che condanna troppe persone e famiglie ad essere poveri di lungo periodo. Quella che potrebbe essere un’esperienza difficile, ma di breve periodo, si trasforma per tanti in una sconfitta umana e sociale di lungo termine. Non è una domanda di oggi e il Rapporto 2017 sulla lotta alla povertà descrive cinquant’anni di riflessione e ricerca per evitare le trappole tecniche, politiche, culturali che impediscono di lottare in modi efficaci «con i poveri» contro la povertà. Il maggiore deficit di fiducia è infatti nei loro confronti, trattati da «poveri di capacità», bisognosi di assistenza, costo sociale. Le soluzioni ci sono, ma a partire dalle persone. Le risorse ci sono, ma da gestire con pratiche di investimento e non a costo. Per questo le proposte del Rapporto sono molto impegnative e anche la Rivista Studi Zancan dedica un articolo di Tiziano Vecchiato su questi aspettii.

Sui temi del welfare si focalizzano anche gli articoli di Simona Guzzi «L’informazione al servizio del welfare» e Marinella Sibilla «Slow food e generativà: quale rapporto?»

Il welfare locale per produrre servizi e prestazioni orientate ai bisogni dei cittadini e in grado di garantire il loro benessere necessita di informazioni caratterizzate da tempestività, esaustività e attendibilità. Il Sistema informativo dei servizi sociali, istituito all’art. 21 della legge n. 328/2000, si configura come un importante strumento di conoscenza in grado di offrire un’attenta lettura della realtà territoriale funzionale alla progettazione di politiche sociali efficaci ed efficienti.

L’insostenibilità del welfare necessita dello sviluppo di forme di cittadinanza attiva, basate sulla responsabilità. Il modello in grado di sposare tale prospettiva è il welfare generativo che passa dalla logica del costo a quella dell’investimento. Tali elementi caratterizzanti sono comuni anche al settore delle politiche alimentari, e nello specifico allo slow food. Un agire sostenibile è un atto di responsabilità condiviso.

Segue un documento risultato da un confronto multidisciplinare tra ricercatori, esperti e rappresentanti del mondo del volontariato organizzato. Nasce dall’esigenza di puntualizzare, con riferimento allo schema di decreto recante il Codice del terzo settore, alcuni aspetti della riforma che, da un punto di vista tecnico e di merito, possono essere migliorati.

Giulia Barbero Vignola, Cinzia Canali ed Elisabetta Leonardi analizzano i risultati del lavoro degli operatori di Save The Children impegnati nei programmi Spazio Mamme e Fiocchi in Ospedale. 

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