Secondo i dati Istat sulla povertà in Italia, il numero di poveri nel 2009 non è salito. In base alla rilevazione, infatti, lo scorso anno l’incidenza della povertà relativa è stata pari al 10,8%, mentre quella della povertà assoluta risulta del 4,7%, un dato stabile rispetto al 2008. Ma è davvero così?
Non è d’accordo la Fondazione “E. Zancan” di Padova, che invita a non farsi prendere dall’ottimismo. Come spiega il direttore Tiziano Vecchiato, “non è vero che ci sono meno poveri in Italia. È vero invece che, visto che tutti stanno peggio la linea della povertà relativa si è abbassata. Ma ciò non significa che, oggettivamente, i poveri siano meno. Tutt’altro.
Il peggioramento della situazione è confermato dal fatto che nel 2009 il credito al consumo è sceso dell’11%, i prestiti personali hanno registrato un -13% e la cessione del quinto a settembre 2009 ha raggiunto il +8%. “Il fatto che buona parte di questi indicatori superi la quota del 10% - conclude Vecchiato - significa che potrebbe esserci un 10% in più di poveri rispetto agli 8 milioni del 2008. Ciò vuol dire circa 800.000 poveri in più se utilizziamo i criteri di valutazione praticati dalle banche e dal credito al consumo”.
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