Il 2010 è l’anno europeo della lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, un’occasione per rinnovare l’impegno verso la solidarietà, la giustizia e l’esclusione sociale. Il 17% degli europei, infatti, dispone ancora di risorse limitate e non riesce a soddisfare le proprie necessità primarie.
Le conseguenze della crisi degli ultimi anni e l’aumento delle disparità e delle disuguaglianze confermano l’esigenza di intervenire su questi temi. In Italia la povertà aumenta e si allarga a nuovi strati sociali e contemporaneamente i poveri diventano sempre più poveri.
Il superamento dallo stato di bisogno economico non dipende solo dalla generosità spontanea di qualcuno, ma dalla volontà di attuare il dettato costituzionale con un piano che preveda lo sforzo congiunto di tutti i livelli delle Istituzioni pubbliche e della società, dove Regioni, Province e Comuni saranno interessati a svolgere un ruolo sempre più decisivo nel realizzare misure di contrasto alla povertà e al disagio sociale.
Nel convegno di venerdì 11 giugno - promosso da Spi-Cgil e Auser Volontariato Polesine - si sono confrontate varie realtà territoriali per rifletter sul ruolo delle istituzioni, delle associazioni e delle forze sociali di fronte al fenomeno della povertà.
Sono intervenuti: