Il 23 novembre 1912 nasceva Lanfranco Zancan: ricercatore, militante della Resistenza, docente universitario, assessore ai lavori pubblici. Con la sua attività ha segnato la storia di Padova, contribuendo allo sviluppo economico, sociale e culturale della città. Per celebrare questa ricorrenza, il Comune, l’Università di Padova, in collaborazione con la Fondazione “E. Zancan” e con altre realtà del territorio organizzano per il 23 novembre una giornata commemorativa.
“Questa iniziativa rappresenta l’occasione e il mezzo per trasmettere ai giovani i valori che lo hanno animato nella sua attività scientifica, civile e politica, valori che sono fondamentali per costruire il bene comune”, spiega monsignor Giovanni Nervo, presidente onorario della Fondazione Zancan. “Mi preme sottolineare l’importante ruolo avuto, a fianco del prof. Egidio Meneghetti, come membro del Comitato di liberazione nazionale nella resistenza e nell’educazione ai giovani universitari, l’apporto dato alla Costituente e il contributo alla gestione della Cassa di risparmio”.
Per testimoniare la persona che fu Lanfranco Zancan, monsignor Nervo condivide un ricordo personale: “Lo incontrai la prima volta nel settembre del 1944 all’Istituto di Farmacologia dell’Università di Padova. Il giorno dopo sarei andato sul Grappa, per una presenza e un aiuto spirituale ai partigiani: mi diede delle istruzioni e una somma considerevole da consegnare ai capi dei partigiani. Io giunsi lassù la vigilia del grande rastrellamento, che portò all’impiccagione di trenta giovani a Bassano del Grappa”.
Molti anni dopo, il sostegno e il contributo di Lanfranco Zancan furono importanti per la nascita, il 4 giugno 1964, della Fondazione intitolata alla sorella Emanuela: “Morì giovane, a quarant’anni, e noi docenti, amici e studenti della Scuola superiore di servizio sociale, volemmo ricordarla dando vita a una sede permanente di formazione e ricerca sociale” ricorda mons. Nervo. “Il fratello Lanfranco comprese il significato e il valore di questa iniziativa e, con il concorso della Cassa di Risparmio, rese possibile la costituzione del Centro di studio, formazione e ricerca sociale di Malosco, in provincia di Trento, dove, dal 1964, l’anno successivo alla morte di Emanuela, si susseguirono ogni estate numerosi seminari di studio e ricerca, con la partecipazione di studiosi e operatori di tutta Italia”.