La gestione unitaria dei servizi sociali

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creato: 30 novembre 2012

TAGS: welfare servizi equita comuni spesa gestione

 

Approvate oggi all’unanimità dalla Conferenza dei Sindaci dell’az. Ulss 12 le linee di indirizzo per la gestione associata delle funzioni sociali riguardanti i servizi erogati dai Comuni, per un valore complessivo di circa 35 milioni di euro (escluso il personale).
Il documento indica contenuti, modalità, forme e tempi della gestione associata delle funzioni sociali tra i quattro Comuni della Conferenza, cioè Cavallino Treporti, Marcon, Quarto d’Altino e Venezia.
La formulazione delle linee di indirizzo è il frutto di un percorso condiviso di analisi e decisione che ha visto impegnati i tecnici e gli amministratori negli ultimi sei mesi, insieme con gli esperti della Fondazione Zancan. Ha tenuto conto di alcuni principi e criteri guida, quali la gradualità, la sostenibilità, l’economicità, la valorizzazione delle competenze professionali e l’equità territoriale.
La gestione associata si svilupperà in quattro fasi incrementali, dal 2013 per diventare pienamente operativa al 2016. Si parte da un modello associato che riguarda le funzioni amministrative e quelle programmatorie (fase 1), passando per un rafforzamento di tale modello con la regolamentazione unitaria dell’accesso ai servizi territoriali e residenziali (fase 2), estendendo poi i contenuti della gestione associata ai servizi esternalizzati (fase 3), fino ad arrivare ad un sistema di offerta che riguarda anche il governo unitario della presa in carico professionale (fase 4).
Quanto condiviso dalla Conferenza può essere paragonato a una “grande opera” di architettura organizzativa e gestionale dei servizi sociali locali. Per la prima volta nel Veneto, infatti, si affronta la materia dell’assistenza sociale in modo analogo a come negli anni novanta del Novecento era stata affrontata la materia sociosanitaria. Ieri il problema era di dare risposte unitarie alle persone multiproblematiche che avevano bisogno di risposte sanitarie e sociali. Oggi, anche a fronte del maggiore disagio causato dalla crisi, si tratta di affrontare in modo unitario e sostenibile la domanda sociale in modo efficiente, facendo fruttare al meglio le risorse disponibili.
L’obiettivo è di passare da un welfare assistenziale ad un welfare di cittadinanza, basato sulla capacità di dare risposte qualificate e uniformi nel territorio (livelli essenziali di assistenza), valorizzando unitariamente le capacità e i capitali di solidarietà presenti nei quattro comuni. I sindaci hanno evidenziato che la città metropolitana prende forma proprio a partire dai problemi più difficili, quelli delle persone e delle famiglie in difficoltà. Le soluzioni adottate potranno essere estese anche ad altri problemi e traguardi di cittadinanza.
Nei prossimi mesi le linee di indirizzo e l’accordo di programma per la formalizzazione della gestione associata saranno discussi dai singoli consigli comunali per l’approvazione definitiva. 

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