Con la pubblicazione nei quaderni del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali della seconda annualità dello
studio Risc non si fermano le attività previste dal progetto della Fondazione “E. Zancan”, che punta a contrastare il rischio di allontanamento dei minori dalla loro famiglia. Ieri pomeriggio i protagonisti della sperimentazione in regione hanno fatto il punto sullo stato di avanzamento, sui risultati ottenuti, sui margini di miglioramento e su eventuali nuove aree da coinvolgere.
La Toscana è quella, tra le sei regioni coinvolte dallo studio, che ha mobilitato il maggior numero di unità operative: 6 in totale. Rispetto alla prima annualità, la regione ha anche potenziato il proprio impegno, con un allargamento territoriale. La sperimentazione nazionale è durata 9 mesi, da giugno 2011 a febbraio 2012, e ha considerato complessivamente 114 minori a rischio di allontanamento: 52 femmine e 62 maschi, il più piccolo di 3 mesi e il più grande di 17 anni. In un quadro di grave deprivazione, con genitori poco capaci, in famiglie prive di sostegno, la sperimentazione ha dimostrato che una presa in carico personalizzata, non solo del minore ma dell’intero nucleo familiare, consente miglioramenti notevoli delle condizioni dei bambini. Ad esempio, Il 58% registra un cambiamento in positivo delle proprie capacità relazionali, l’area che inizialmente risultava maggiormente compromessa.
“La forza di Risc è che consente di sperimentare un modello di presa in carico personalizzata dei bisogni dei bambini e delle famiglie ad alto rischio di allontanamento e che rende possibile una valutazione degli indici di efficacia ottenuti” spiega Tiziano Vecchiato, direttore della Fondazione Zancan.
All’incontro hanno partecipato Lorella Baggiani, Regione Toscana; Cinzia Canali, Fondazione Zancan, che ha riportato i risultati locali e nazionali; Catia Calosi, Domenico Marziale, Antonella Romani per il Comune di Firenze; Barbara Balleri per la Zona Fiorentina Sud-Est e operatori delle zona Valdarno Aretino e della SdS Val di Nievole.