Agire agapico e servizio sociale professionale, povertà, competenze genitoriali, moral distress: il nuovo numero di «Studi Zancan»

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creato: 21 dicembre 2012

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Servizio sociale professionale e agire agapico: un binomio possibile? La risposta è nel nuovo numero della rivista «Studi Zancan» (disponibile nella versione on line e in corso di stampa), che nella sezione monografica propone i contributi del seminario «Servizio sociale professionale e agire agapico: riflessioni teoriche, processi operativi», organizzato dalla Fondazione «E. Zancan» e da Social One lo scorso settembre.
Per sua natura il concetto di agire agapico è un’opzione teorica e metodologica che rende possibili nuove analisi dei processi sociali e professionali, riguardanti la fraternità umana e come essa possa esprimersi in diversi ambienti di azione e relazione. Il servizio alle persone e alle famiglie ne è un esempio. Uno degli elementi fondativi dell’agire agapico è l’esperienza del dono e dell’eccedenza del dono oltre misura. È quanto caratterizza la relazione di fraternità e di amore, quando insieme proiettano la relazione oltre la reciprocità e lo scambio generoso. 
La teorizzazione e la metodologia del servizio sociale professionale possono dare un contributo significativo allo sviluppo di una ricerca che guarda a questi problemi. Sono in particolare tre i temi su cui concentrare la ricerca e il confronto: curare e prendersi cura, differenze e complementarietà per meglio caratterizzare l’incontro e l’aiuto professionale; la relazione agapica come condizione generativa di eccedenza riconoscibile in termini di valore personale e sociale; agire agapico nelle organizzazioni e nelle istituzioni, ostacoli e criticità per nuovi modi di intendere la costruzione del bene comune.
Nella sezione «Politiche e servizi» Maria Bezze e Tiziano Vecchiato presentano i contenuti del rapporto 2012 sulla lotta alla povertà della fondazione «E. Zancan» (edito da Il Mulino), mettendo in evidenza l’aumento della spesa per il contrasto alla povertà (ma senza risultati), le profonde differenze tra aree del paese, la perdurante tendenza degli enti locali a spendere risorse attraverso contributi economici, senza investirle nell’attivazione di servizi.
Cinzia Canali e Tiziano Vecchiato approfondiscono il tema della valutazione delle competenze genitoriali, aspetto necessario per qualificare la comprensione e l’aiuto possibile a figli e genitori, oltre che per promuovere un migliore esercizio delle competenze e delle responsabilità. Manuela Bertocchi e Pietro Muraro presentano i risultati di una ricerca per indagare sulle differenti idee degli imprenditori nei confronti delle sfide proposte dall’attuale crisi economica. Infine, Renzo Pegoraro e Marina Rossi affrontano il problema del moral distress, esaminandolo da un punto di vista etico, psicologico e organizzativo.  
La monografia è scaricabile in omaggio anche ai futuri lettori di «Studi Zancan», che speriamo numerosi e interessati al dibattito che si svilupperà nel prossimo futuro. 

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