"La forza degli anni. Lezioni di vecchiaia per giovani e famiglie": è il titolo del libro che la Comunità di Sant'Egidio presenta oggi, lunedì 11 novembre, alle ore 18.00 nella prestigiosa cornice della Sala dello Studio Teologico nella Basilica di Sant’Antonio a Padova.
Il volume, curato da Gino Battaglia, raccoglie contributi qualificati su aspetti diversi della condizione degli anziani nel mondo contemporaneo e dell'attività di Sant'Egidio a loro sostegno. Ne scaturisce una consapevole e profonda riflessione sulla condizione degli anziani, che esprime una sapienza maturata in tanti anni di amicizia, di accoglienza, di conversazione, di condivisione di vita, di accompagnamento nella malattia e nel momento estremo del morire. Un libro utile per tutti, per i giovani e per le famiglie, per chiunque abbia a che fare con questa condizione, per chi abbia parenti anziani in casa, operi in strutture in cui sono ricoverati anziani o faccia volontariato. Mentre gli anni della vita si allungano (ed è un successo del progresso umano) manca una cultura della vecchiaia, che oggi diventa una condizione di massa. Ma la vecchiaia ha, come ogni stagione della vita, i suoi valori e la sua bellezza. Questo libro aiuta a scoprirli.
“Da tempo la Fondazione Zancan è impegnata a promuovere una riflessione sulla necessità di valorizzare e favorire l’invecchiamento attivo e sul ruolo cruciale degli anziani nella nostra società” afferma il direttore Tiziano Vecchiato, che interverrà alla presentazione del volume insieme ad Antonia Arslan, scrittore; Giampiero Dalla Zuanna, senatore; Antonio Ramenghi, direttore de "Il Mattino di Padova"; Francesco Tedeschi, Comunità' di Sant'Egidio; Flavio Zanonato, Ministro per l'Economia e lo Sviluppo.
“Dal momento che le stime parlano di un ulteriore aumento, nei prossimi decenni, dei ‘grandi vecchi’ non è più possibile continuare lungo la strada della diffidenza, dell’inerzia e della paura – aggiunge -. Servono politiche adatte a governare un fenomeno che non è e non sarà ingestibile, anzi offrirà opportunità di occupazione e di nuovi lavori per i giovani. Le risposte possono venire dalle istituzioni e dalla società, se insieme sapranno valorizzare tutte le professioni – sanitarie, sociali, educative – e quanti altri a diverso titolo gravitano intorno ai problemi e alle potenzialità dell’invecchiamento”.
Per Vecchiato, inoltre, serve maggiore consapevolezza del valore e della quantità di risorse di cui gli anziani sono portatori. Una recente ricerca della Fondazione realizzata per il Cesvot in Toscana ha permesso di evidenziare, ad esempio, la diffusa consapevolezza circa la necessità di superare la tradizionale visione dell'invecchiamento come perdita progressiva di autonomia e decadimento psicofisico, per porre invece l'accento sulle dimensioni positive. Allo stesso tempo, però, è emerso che in Italia mancano politiche mirate a favorire l'impegno e la partecipazione in tutte le età. Ma a livello locale e nazionale l'approccio è troppo centrato sulla paura del decadimento e della prevenzione della malattia piuttosto che alla promozione della partecipazione di una migliore socialità anche grazie all’apporto degli anziani.
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