È uscito il 7° Rapporto CRC

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creato: 09 luglio 2014

TAGS: infanzia adolescenza

Il Gruppo di lavoro per la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza ha da poco diffuso il 7° Rapporto CRC. Prosegue il monitoraggio dell'attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (CRC) e dei suoi Protocolli Opzionali. La Fondazione Zancan ha aderito al gruppo di lavoro: Cinzia Canali, Devis Geron, Elena Innocenti, Tiziano Vecchiato hanno contribuito alle sezioni sulle politiche sociali, la povertà minorile, i servizi educativi per l'infanzia.

Tra le questioni affrontate dal Rapporto, quella relativa ai servizi educativi, ancora lontana dagli obiettivi europei. "Da un lato si segnala una lieve flessione rispetto all'anno precedente (-0,5%), attribuibile alla diminuzione dei servizi integrativi per l'infanzia (resta invece immutata la percentuale dei bambini accolti negli asili nido) e dall'altra si segnala con preoccupazione che in molti Comuni si assiste a un alto numero di rinunce alla frequenza del nido sia da parte di famiglie che non sono più in grado di pagare le rette, sia per il venir meno dell'occupazione della madre. A questo si aggiunge una grave disparità e un forte squilibrio nell'offerta di servizi nelle diverse Regioni, con percentuali bassissime nel Sud e nelle Isole. È dunque necessario che siano definite nuove procedure di finanziamento dei servizi per la prima infanzia: l'investimento pubblico in tal senso in Italia è drammaticamente basso" (dal comunicato stampa del Gruppo CRC). Il Rapporto è in allegato ed è scaricabile assieme alla sintesi dal sito http://www.gruppocrc.net.

Il Rapporto mette in luce una questione molto importante al centro delle attenzioni del Transatlantic Forum on Inclusive Early Years, promosso in Italia dalla Compagnia di San Paolo, in collaborazione con Fondazione Zancan. Anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la Fondazione Cariplo e la Fondazione CON IL SUD stanno attivando azioni specifiche per contribuire all'azione nazionale e internazionale. «Una prima azione prevede di individuare esperienze innovative di servizi per la prima infanzia, in grado di promuovere l'inclusione dei bambini provenienti da famiglie in situazione di povertà o a rischio di esclusione, e dei bambini immigrati - afferma Tiziano Vecchiato, direttore della Fondazione Zancan - e ci auguriamo possano essere di esempio per chi sul territorio si occupa di prima infanzia». 

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