I Comuni del Veneto puntano sul welfare generativo

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creato: 16 settembre 2014

TAGS: welfare generativo

La sfida lanciata a 120 Comuni dalla Fondazione “E. Zancan” raccoglie consensi

Il welfare generativo continua a raccogliere consensi e manifestazioni di interesse da parte dei Comuni del Veneto. La proposta - lanciata formalmente dalla Fondazione Zancan a più di 120 Comuni - di far cambiare rotta a un sistema di protezione sociale inadeguato incontra il parere favorevole di molti amministratori locali.

Nei giorni scorsi importanti realtà del territorio hanno promosso momenti di confronto e riflessione sul tema. Lo scorso venerdì il Comune di Treviso ha riunito il Forum delle associazioni locali con l’obiettivo di “definire alcune delle strategie che l’amministrazione comunale potrà cominciare ad adottare in materia di politiche sociali”. In provincia di Padova, a Ponte San Nicolò, il welfare generativo è stato protagonista lo scorso sabato nell’ambito della IV Festa del Volontariato e delle Associazioni #associazioninfesta organizzata dal Comune. Oggi, martedì 16 settembre, se ne discuterà anche a Padova, nell’ambito del corso di formazione per volontari e per operatori sanitari e sociali “Caregiver PerLa Comunità”, proposto da CSV Padova, Ulss 16, Azienda Ospedaliera, Comune. Sempre a Padova nei prossimi giorni si svolgeranno momenti di dibattito organizzati dall’associazione La Specola e, in provincia, dall’azienda Ulss 15.

“È un bene che finalmente si prenda coscienza dei limiti di un sistema di welfare basato sull’assistenzialismo, preferendo una soluzione che chiede un coinvolgimento attivo delle persone aiutate – sottolinea il direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato -. Un approccio di questo tipo favorisce il passaggio dai diritti soltanto individuali ai diritti realmente sociali: ogni aiutato che valorizza le proprie capacità è, infatti, anche moltiplicatore di valore. In una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo è indispensabile riuscire a far rendere e valorizzare le risorse a disposizione anziché sprecarle”.

Il Veneto, insomma, si dimostra pronto a puntare su un welfare a maggiore capacità e potenza, “che non si limita a raccogliere e redistribuire, perché diventa promotore di capacità di fare di più nell’incontro con la persona – aggiunge Vecchiato -, promuovendo corresponsabilità sociali, rigenerando le risorse, grazie alla responsabilizzazione resa possibile da un nuovo modo di intendere i diritti e doveri sociali”.

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