“Zoom evaluation”: le nuove frontiere della valutazione d’efficacia

Quali sono le ultime frontiere in materia di valutazione degli esiti delle cure per i bambini e adolescenti con disturbi neuropsichiatrici? È questo il centro del convegno “La Valutazione di esito nella pratica clinica in situazioni di complessità” co-organizzato dalla UONPIA della Fondazione “Ca’ Granda” Ospedale Maggiore Policlinico, dall’istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, dalla Fondazione Zancan e da Ircss Medea La Nostra Famiglia (Milano 17-18 settembre).

Un’occasione particolarmente importante per presentare e confrontarsi sulle più recenti innovazioni nella pratica clinica con le massime realtà del settore. Il convegno ha visto la partecipazione della Fondazione “Emanuela Zancan” di Padova e di tre IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico).

In questa sede la Fondazione ha presentato il proprio lavoro sulla valutazione d’efficacia, un ambito con cui si misura da tempo, coinvolgendo un numero sempre crescente di operatori che si impegnano a testare sul campo strumenti e procedure per rendere visibile il proprio lavoro e gli esiti prodotti.

Una delle parole chiave del lavoro della Fondazione Zancan ha presentato a Milano è Zoom evaluation, un approccio che integra la metodologia di schema polare con l’analisi dei fattori osservabili. “Attivare modalità “zoom” significa andare più in profondità per meglio collegare problemi e soluzioni valorizzando anche i piccoli cambiamenti alla portata di ogni persona” spiega Cinzia Canali ricercatrice della Fondazione Zancan. Gli operatori (sociali, sanitari, educativi) coinvolti nelle sperimentazioni della Fondazione Zancan fanno parte della comunità del laboratorio multicentrico PersonaLAB, che promuove un approccio personalizzato nell’intervento. Attualmente sono attivi circa 50 gruppi di lavoro distribuiti in varie aree del Paese: in Toscana, all’Ospedale di riabilitazione di Motta di Livenza (TV), nelle cooperative sociali del Consorzio CCS e l’Asp di Ferrara. Complessivamente, sono coinvolte alcune centinaia di operatori.

Nella prima giornata del convegno si sono succeduti interventi che hanno affrontato i grandi temi legati alla valutazione dell’esito e le sfide della complessità con relazioni di Maurizio Bonati (Istituto Mario Negri), Tiziano Vecchiato (Fondazione Zancan) e Massimo Molteni (Ircss Eugenio Medea La Nostra Famiglia). Sono seguite relazioni su esperienze specifiche di valutazione di esito con analisi di casi e considerazioni sul tema della valutazione da parte di ricercatori italiani e stranieri.

“Con questo convegno, si creano le condizioni per una nuova fase della valutazione - sottolinea il direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato -. Sono condizioni che nascono dal confronto tra istituti di ricerca che in Italia operano in diversi ambiti sanitari e sociali, e con centri di ricerca e università di altri Paesi”.

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