Si è svolta a Padova la seconda edizione del corso «Prospettive di welfare generativo» (28-30 ottobre), organizzato dalla Fondazione Emanuela Zancan. La forte richiesta di approfondimento sul tema ha reso necessaria una replica del seminario che lo scorso luglio era stato ospitato nella sede estiva della Fondazione a Malosco (Tn). Anche la terza edizione, programmata per il 25-27 novembre, è già al completo ed è in cantiere una quarta, che si svolgerà a inizio 2016.
«Prendiamo atto con grande soddisfazione che la nostra proposta di welfare generativo sta raccogliendo sempre più interesse e che è aumentata la consapevolezza sulla necessità di soluzioni di welfare più efficaci rispetto a quelle attuali, assistenzialistiche e a consumo inefficace di risorse - commenta il direttore della Fondazione, Tiziano Vecchiato -. La grande partecipazione ai seminari che abbiamo proposto ci dice che stiamo andando nella giusta direzione. Per questo abbiamo deciso di incoraggiare chi, tra i partecipanti ai seminari, vorrà sperimentare soluzioni di welfare generativo per poi valutarne l'efficacia».
Al seminario dei giorni scorsi hanno partecipato dirigenti e operatori di realtà pubbliche e private. Alcuni stanno già approfondendo nei propri servizi le proposte di welfare generativo delineate dalla Fondazione Zancan. «Partono dal potenziamento dei ‘diritti individuali’ in direzione di ‘diritti sociali’, intesi come diritti a corrispettivo sociale». Lo sottolinea Devis Geron, ricercatore della Zancan. «Anche gli aiutati, cioè i beneficiari delle prestazioni sociali, possono rivendicare le proprie capacità e responsabilità, così da valorizzarle, offrendo aiuto alla comunità secondo le proprie possibilità. In quest'ottica, le risorse impiegate a beneficio dei destinatari ‘aiutano due volte’ mettendo in grado ogni persona di contribuire al benessere della collettività».