In risposta agli altissimi tassi di povertà minorile relativa e assoluta degli ultimi anni, il 2016 sancisce l’inizio di una strategia nazionale di contrasto alla povertà con caratteristiche di maggiore strutturalità (piano triennale), di universalismo selettivo (nuclei familiari con bambini), di coinvolgimento della famiglia come punto di partenza per il superamento di povertà e fragilità.
Le regioni e i comuni potranno aiutare più famiglie fornendo risposte efficaci a condizione che i servizi sociali si predispongano a un lavoro di aiuto sempre meno prestazionistico e assistenziale, creando le condizioni necessarie a operare insieme ai nuclei familiari per attivarne risorse e capacità. Inoltre, la sinergia di competenze tra i diversi servizi sociali e il no profit necessita di essere rafforzata così come la regia della risposta alle famiglie. Infine, la misurazione di esito degli aiuti sul benessere della famiglia dovrà diventare, insieme all’attivazione della persona, asse portante dell’attuale strategia di contrasto alla povertà.
Come si intende rispondere nei territori a questa cruciale sfida dove la persona in povertà è perno della soluzione? Nella formulazione di una direzione di senso saranno di aiuto:
La Conferenza di giovedì 19 maggio è occasione per focalizzare le condizioni primarie su cui occorre lavorare per imprimere la nuova, desiderata direzione al welfare in aiuto alle famiglie povere e fragili con figli minorenni, con particolare riferimento alla realtà del Comune di Milano e della regione Lombardia, con il fine di contribuire allo sviluppo in corso delle politiche sociali di contrasto alla povertà del territorio.
Programma in allegato.