1.
Laboratorio internazionale sulla valutazione nel servizio sociale
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La Fondazione Zancan onlus e l'Associazione Internazionale per la valutazione di esito organizzano il Laboratorio internazionale sulla valutazione nel servizio sociale. Il tema del primo incontro è «Valutare gli interventi sociali: dagli obiettivi alla loro misurazione» che si svolge a Padova, presso la sede della Fondazione Zancan, nei giorni 16-17 febbraio 2012. L'obiettivo è aiutare gli assistenti sociali a fare valutazione all'interno delle loro prassi quotidiane, a partire dalla loro esperienza e con l'aiuto di docenti internazionali di servizio sociale. Le due giornate sono condotte dalla prof.ssa Anat Zeira, che insegna presso la Paul Baerwald School of Social Work and Social Welfare, Hebrew University di Gerusalemme (Israele). Ai partecipanti è richiesta la conoscenza della lingua inglese (è sufficiente la comprensione della lingua parlata). Ci auguriamo che questa iniziativa promuova la cultura scientifica e professionale necessaria per qualificare la valutazione degli interventi. Per ulteriori informazioni, scrivere a cinziacanali@fondazionezancan.it La scheda di registrazione e il programma del laboratorio sono scaricabili dal sito della Fondazione Zancan.
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2.
Associazione Piaci: il bilancio a un anno dalla costituzione
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A un anno dalla nascita dell’associazione scientifica per l'invecchiamento attivo e le cure integrate «Piaci», si sono riuniti a Padova i suoi soci (13 gennaio). Si sono succeduti il consiglio di amministrazione, il comitato scientifico e l’assemblea dei soci. È stata l’occasione per fare un bilancio del primo anno di attività e dei progetti attivati, nell’ottica di «tutelare i bisogni e i diritti degli anziani e favorire un approccio multidisciplinare alle tematiche dell’invecchiamento», come recita lo statuto dell’associazione. In questi primi dodici mesi si è tenuto fede agli impegni presi: sono state realizzate attività di studio e ricerca, sono state promosse azioni di divulgazione scientifica e culturale, con l’obiettivo di facilitare il dialogo tra discipline, saperi professionali, scienza ed etica. La specificità dell’associazione scientifica Piaci consiste nel mettere al centro la persona anziana e intorno tutte le professioni interessate a trovare nuove soluzioni. Tra le attività promosse, di particolare rilievo è stato il convegno svoltosi il 9 marzo a Padova dal titolo «Invecchiamento e professioni. Nuove prospettive di pensiero e azione professionale». Nel mese di giugno, l’associazione ha organizzato un laboratorio per assistenti sociali dal titolo «Comunicare e pubblicare i risultati del lavoro professionale» (Padova, 9-10 giugno 2011). In questa occasione i partecipanti hanno lavorato insieme per capire come documentare meglio il proprio lavoro e valorizzarlo attraverso rapporti, relazioni e articoli scientifici. È un’attività che a volte viene trascurata ma che è molto importante per il singolo professionista e per tutta la professione perché contribuisce a dare forma a una letteratura ancora scarsa nell’ambito dei servizi sociali. L'associazione è stata anche presente al sesto corso per assistenti sociali al congresso Sigg (Firenze, 30 novembre - 3 dicembre 2011). Per richiedere l’iscrizione a Piaci o ulteriori informazioni: piaci@fondazionezancan.it. Le richieste di adesione saranno valutate dal Cda dell’associazione.
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3.
Razionalizzare o personalizzare? La sfida dei Comuni di Caorle, Jesolo e San Michele al Tagliamento
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La crisi attuale tocca anche i servizi alla persona: assistenti sociali, psicologi, educatori, responsabili di servizi e altri professionisti si vedono costretti a razionalizzare le risorse per gli utenti, ma al tempo stesso con l’imperativo etico di non ridurre l’aiuto alle persone in difficoltà. Come coniugare razionalizzazione delle risorse e valutazione dei benefici per la persona? In sostanza, come migliorare il lavoro a diretto contatto con le persone in difficoltà? Se lo stanno chiedendo i Comuni di Caorle, Jesolo e San Michele al Tagliamento che, insieme ai servizi dell’Azienda Ulss 10, hanno avviato una sperimentazione sulla valutazione dell’efficacia del lavoro sociale e sociosanitario con bambini e ragazzi che vivono in famiglie con gravi difficoltà. Sono famiglie in cui lo svantaggio economico può portare a trascurare i figli, oppure famiglie in cui sono presenti fragilità tali da rendere necessario un accompagnamento nella gestione dei figli. A volte i genitori stessi hanno avuto un passato assistenziale quando erano piccoli. Ogni famiglia necessita di una presa in carico personalizzata: da qui l’importanza di valutare quali sono gli esiti del lavoro svolto con le persone e di renderle partecipi dell’impegno dei molti professionisti con cui vengono in contatto. Le domande a cui gli operatori cercanoo risposte sono: quello che abbiamo fatto è stato effettivamente utile per questi bambini e le loro famiglie? I problemi per i quali siamo intervenuti sono stati ridotti o superati? Abbiamo raggiunto i risultati che ci aspettavamo? I Comuni di Caorle, Jesolo, San Michele al Tagliamento e l’Azienda Ulss 10 si uniscono così al numero crescente di soggetti pubblici e privati impegnati nel laboratorio multicentrico PERSONAlab, coordinato dalla Fondazione Zancan di Padova. È un laboratorio aperto all’adesione di unità operative impegnate nei servizi alla persona: aziende sanitarie, servizi sociali di comuni singoli e associati, istituzioni, consorzi, aziende pubbliche di servizi, soggetti del terzo settore, distribuiti in varie regioni. Un laboratorio sperimentale così articolato rende possibile un sistematico lavoro di analisi e di valutazione delle modalità di presa in carico dei bisogni, di gestione personalizzata dei processi di aiuto, nonché dei loro costi, facilitando la valutazione di efficacia.
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4.
Scritti inediti di Franco Fasolo
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Lo scorso 27 gennaio è stato organizzato un incontro, dal titolo «Intraduzioni. Gli ultimi scritti di Franco Fasolo», per approfondire il pensiero di Fasolo, umoristico e provocatorio ma scientificamente fondato, rispetto all’utilizzo dei gruppi e alla loro efficacia clinica per la salute mentale sia in psichiatria di comunità sia nella pratica psicoterapica. Fasolo utilizzava moltissimo il comico e il riso sociale nella pratica clinica, con uno stile di scrittura paratattico, che crea associazioni di pensiero usando anche giochi di parole. Annoverato tra i maggiori esponenti della «gruppoanalisi» italiana, Fasolo ha iniziato a «fare gruppi» fin dagli anni settanta. A lui si deve la creazione di un centro di eccellenza a Cittadella (PD) basato proprio sull’utilizzo dei gruppi, sia per acuti sia per pazienti ambulatoriali. Fu sempre lui a disporre la chiusura definitiva del manicomio di Padova a favore dello sviluppo della psichiatria di comunità. I servizi per la salute mentale hanno sviluppato grandi capacità di gestire l’emergenza, cioè la fase acuta, e la cronicità. Grandi passi avanti si possono fare per individuare soluzioni di efficace gestione dell’aiuto, che diano maggiori speranze alle persone e alle famiglie non solo di convivere attivamente con i problemi, ma di poterli anche ridurre e, quando possibile, superare. Serve quindi coraggio e ricerca scientifica finalizzata a questo obiettivo. Franco Fasolo ha cercato con molta determinazione indicando una strada promettente, la «gruppoanalisi» e la terapia di gruppo, che insieme possono contribuire a cercare e a dare risposte efficaci ai problemi della salute mentale. L’iniziativa è stata organizzata da Asvegra (Associazione veneta per la ricerca e la formazione in psicoterapia analitica di gruppo e analisi istituzionale), Fondazione Zancan e la casa editrice Cleup, per presentare e discutere gli ultimi scritti di Franco Fasolo, «Respirare il gruppo» e «Gruppi per adulti». Sono intervenuti Michela Fasolo, Ornella Galuppi, Tiziana Baisini, Franco Giubilini, Tiziano Vecchiato, Danilo Cesaro.
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5.
Studi Zancan 2012: lavoro non retribuito, prove d’efficacia negli interventi per l’infanzia e la famiglia, povertà
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Lavoro non retribuito, prove d’efficacia negli interventi per l’infanzia e la famiglia, analisi della spesa dei comuni, povertà, integrazione delle culture nel territorio: sono alcuni dei temi che saranno approfonditi nel 2012 da «Studi Zancan», rivista bimestrale della Fondazione Zancan che inizia il suo tredicesimo anno di pubblicazioni. Il primo numero, a breve in stampa e disponibile on line, darà ampio spazio nella sezione «Politiche» ai temi della povertà e del volontariato. La sezione monografica invece sarà dedicata a un tema caro alla Fondazione: «Quale valorizzazione del lavoro non retribuito dentro un quadro di ridisegno delle politiche di welfare locale?». Per lavoro non retribuito si intende, innanzitutto, l’attività svolta a titolo gratuito, ad esempio dai volontari, dai tirocinanti o dai familiari di persone in condizione di bisogno, familiari non sufficientemente garantiti sul piano previdenziale. Molti gli argomenti e gli spunti di riflessione presenti nella monografia: dalle proposte di innovazioni nel welfare locale alla possibilità di ampliare l’esperienza dei lavori socialmente utili anche a soggetti ancora attivi ma a rischio di emarginazione sociale, come gli anziani autosufficienti. Molta attenzione è riservata anche all’aspetto previdenziale e al possibile ruolo del terzo settore e del volontariato. Il secondo numero di Studi Zancan proporrà una monografia con firme di esperti a livello internazionale, interamente dedicata alla valutazione di esito e di efficacia nel lavoro sociale. Saranno proposti i contributi di alcuni dei membri dell’associazione internazionale «Iaober» sulla valutazione di efficacia, da 10 anni impegnata nella ricerca di risultati e soluzioni da diffondere a livello professionale, politico e nei servizi. Attraverso il racconto di esempi pratici ed esperienze concrete, la monografia si propone di esplorare le modalità per sostenere i professionisti nell'utilizzo della valutazione d’efficacia nel loro lavoro con i bambini e le famiglie. I motivi per diffondere questi risultati nascono dalla crescente attenzione verso questo particolare aspetto del lavoro, e alla necessità di ottimizzare il rapporto tra costo-efficacia degli interventi. Le resistenze a questa prospettiva nascono a causa di un mancato consenso sul significato di «evidence-based» e per la frammentazione dei servizi sociali, che non aiutano a unificare le responsabilità e a fare valutazione d’efficacia. Il numero 3 di Studi Zancan, che uscirà a maggio-giungo, diffonderà i risultati dello studio «Risc – Rischio per l’infanzia e soluzioni per contrastarlo», proponendo approfondimenti sulla spesa sociale dei comuni destinata all’infanzia e alla famiglia. Lo studio ha cercato di capire in che modo gli enti locali spendono per i bambini e le loro famiglie e, in particolare, se spendono per interventi preventivi o se il maggior investimento si concentra nella fase critica, che in certi casi rende inevitabile l’allontanamento dei figli dai genitori. Per informazioni sulla rivista e sulle condizioni di abbonamento: http://www.fondazionezancan.it/pubblicazioni/studi_zancan
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Strumenti di lavoro: 1 libro 1 euro
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La monografia di Studi Zancan dal titolo «La supervisione nel servizio sociale» (2002) è la proposta di strumento di lavoro ad un euro per il primo mese del 2012. La rivista sintetizza il lavoro di un gruppo di studio sulla supervisione. Ad oggi, molto è stato fatto su questo tema e le esperienze si sono ripetute; di queste ultime, purtroppo, c’è più conoscenza «orale» che testimonianza scritta. Proponiamo un esempio di come sia stato possibile fare testimonianza scritta e lo sia ancora oggi. La rivista può essere ritirata di persona (presentando la scheda scaricabile dal sito www.fondazionezancan.it) presso la nostra sede in Via Vescovado, 66 - Padova, dal lunedì al venerdì (8.30-13.00 e 14.00-17.00). Si può ricevere direttamente a casa, con spese a carico, a seguito di richiesta via fax (049663013) o tramite email (segreteria@fondazionezancan.it) compilando sempre la scheda. La richiesta va effettuata entro il 29 febbraio 2012.
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