Lo studio CRESCERE è in pieno svolgimento negli 80 comuni della provincia di Padova che collaborano a questo importante progetto. Lo studio è realizzato dalla Fondazione Emanuela Zancan onlus e dal De Leo Fund, in collaborazione con il Comune, la Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, l’azienda Ulss 16 e la Fondazione Città della Speranza. Il progetto gode del patrocinio dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza e il sostegno dell’Ufficio del Pubblico Tutore dei minori del Veneto.
I risultati sono ancora provvisori, ma già ci dicono molte cose. Ad esempio, lo studio mette a fuoco il rapporto dei giovanissimi con internet e i social network. 7 dodicenni su 10 usano internet almeno una volta alla settimana, 1 su 4 naviga in rete ogni giorno. Quasi tutti ormai hanno un collegamento a internet in casa. Si collegano attraverso il computer di casa, ma anche attraverso il cellulare, il tablet o la consolle dei videogames.
Anche EU Kids Online, network di ricerca finanziato dalla Commissione Europea, ci dice che i bambini in Europa cominciano a usare internet sempre prima – l’età media in cui si inizia a andare online è 7 anni in Danimarca e Svezia, 8 negli altri paesi nordici, 10 in Italia, Grecia, Turchia, Cipro, Germania, Austria e Portogallo (www.eukidsonline.net).
Lo studio CRESCERE ci dice che le attività principali che i ragazzi fanno al computer sono: ricerche per la scuola, videogiochi, musica, film, cartoni animati e video musicali. Il 16% dei dodicenni dice di usare social network (Facebook, Twitter ecc.), anche se si tratta di un fenomeno in continuo aumento tra i preadolescenti padovani e quasi il 90% riferisce di avere amici che li utilizzano.
I social network attraggono e riescono a catturare l'attenzione dei ragazzi per ore. Secondo il rapporto Eurispes sulla Condizione dell`Infanzia e dell`Adolescenza 2011 è Facebook il social più amato dagli adolescenti italiani: quasi tutti hanno un profilo. Ben l'85,6% dei ragazzi dai 12 ai 18 anni lo usa e il 68,8% è online su Facebook tutti i giorni: il 32,2% per 1-2 ore al giorno, il 14,4% da 2 a 5 ore e il 3,9% più di 5 ore.
Tornando a CRESCERE, i genitori mettono in atto diverse strategie per monitorare le attività online dei loro figli. La maggior parte dei genitori impone limiti di tempo o seleziona i siti a cui i figli possono accedere (61%). Molti specificano che la navigazione in rete è permessa soltanto in presenza di un adulto. Alcuni vietano espressamente l’uso dei social network.
Come i social network modificheranno il modo di comunicare e di relazionarsi fra coetanei? Ce lo dirà lo studio longitudinale, mettendoci in grado di capire un fenomeno complesso e ancora poco esplorato.