Sono ormai ampiamente riconosciuti gli effetti positivi dei servizi socioeducativi per la prima infanzia, soprattutto a beneficio dei bambini che provengono da contesti familiari svantaggiati. In Italia la frequenza di asili nido e altri servizi per bambini fino a 3 anni è ancora molto ridotta e con marcate differenze territoriali. Una possibile fonte di risorse pubbliche da destinare all’estensione dei servizi per la prima infanzia sono gli assegni familiari. Le simulazioni suggeriscono che, a parità di altre condizioni, la possibilità di destinare 1,5 miliardi di assegni familiari (sui 6,5 complessivi annui) al finanziamento della spesa per asili nido consentirebbe di raddoppiare il numero di bambini frequentanti. Raddoppierebbe anche il personale impiegato. Gli impatti positivi «diretti» (aumento dell’occupazione di welfare) e «indiretti» (aumento del gettito fiscale e contributivo) sono approfonditi nell’articolo di Devis Geron e Tiziano Vecchiato “Effetti degli investimenti per la prima infanzia” pubblicato su Studi Zancan 3/2014 e scaricabile gratuitamente dal sito www.fondazionezancan.it/downloads.