Unire le idee, le esperienze e le risorse per un nuovo welfare generativo

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creato: 16 giugno 2015

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“Unire le idee, le esperienze e le risorse per un nuovo welfare generativo”. È questo il tema del meeting triveneto organizzato da Banca Prossima, nell’ambito di “Daterzoaprimo tour”, che si è svolto oggi martedì 16 giugno a Monteortone in provincia di Padova. L’incontro è stato organizzato all’interno di “Innovation Club”, iniziativa che ha l’obiettivo di conoscere, interagire e  sostenere il mondo dell’associazionismo, della cooperazione, del terzo settore locali.

Al centro del meeting le potenzialità del welfare generativo, che sono state approfondite dal direttore della Fondazione Emanuela Zancan di Padova, Tiziano Vecchiato. Il modello di welfare generativo proposto dalla Fondazione Zancan è incentrato sul passaggio della logica del costo a quella dell’investimento. Privilegia l’efficacia degli interventi a sostegno delle persone, rendendo il più possibile responsabili gli aiutati. In sostanza, dice: non posso aiutarti senza di te. “È una scelta strategica, necessaria e urgente per non essere sopraffatti dalla domanda crescente di welfare – precisa Vecchiato -, senza sapere cosa rispondere, senza ridursi a considerare i ‘diritti sociali’ una minaccia e non, piuttosto, un motore moltiplicativo delle capacità”. È un nuovo sistema che mette al centro le persone, le loro capacità e potenzialità, responsabilizzandole. “È nuova cittadinanza che fa del governo dei diritti e dei doveri un’opzione strategica e generativa – aggiunge Vecchiato -, per rispondere alle rinnovate esigenze di una società in profonda crisi e bisognosa di segnali di speranza, per attivare un nuovo scenario di welfare su cui investire e credere”.

I dati, infatti, attestano la crescente difficoltà vissuta dalle famiglie in Veneto. L’incidenza della povertà relativa è aumentata di quasi un punto percentuale, dal 5,8% nel 2012 al 6,6% nel 2013. Si tratta di un tasso esattamente doppio rispetto a quello stimato in Veneto nell’ultimo anno pre-crisi: 3,3% nel 2007. Ciò significa che in Veneto nel 2013 sono “relativamente povere” più di 135 mila famiglie, in aumento di quasi 16 mila rispetto al 2012. Per quanto riguarda la povertà assoluta, si può stimare che in regione risiedano nel 2013 quasi 117 mila famiglie in povertà assoluta, in aumento di 3.500 unità rispetto al 2012.

Nel frattempo, cala la spesa sociale dei comuni negli anni ha subito un sostante calo: dai 558 milioni del 2009 ai 545 milioni del 2011 (ultimo dato disponibile, Istat). La spesa pro capite è scesa dai 113,9 euro del 2009 ai 110,2 euro del 2011. Nel 2014, inoltre, la Fondazione Zancan ha stimato che le famiglie venete spendono per la non autosufficienza ogni anno da 1,3 a 1,5 miliardi di euro. Circa la metà dei 2,9 miliardi complessivi, di cui il pubblico si fa carico per 1,6 miliardi. 

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