Come conoscere la povertà con le famiglie povere? Come cercare soluzioni che non siano soltanto «emergenziali»? Il volume parla di genitori e bambini poveri che esprimono potenziale positivo e generativo mentre ricevono aiuto. La lotta alla povertà è possibile non solo chiedendosi cosa serve e a chi, ma cosa aiuta e come. Non è un problema di quantità di risorse ma di combinazione di capacità, professionali e non professionali, per meglio finalizzare gli aiuti a disposizione. Il prestazionismo mortifica i talenti, non li valorizza e può umiliare le persone che quotidianamente lottano contro la povertà. La dignità di ogni persona, anche se povera, è valore umano fondamentale da riconoscere e valorizzare. Aver bisogno non significa essere più deboli e meno capaci. Significa essere chiamati ad affrontare situazioni molto difficili, al limite della sopravvivenza, e poterne uscire. È un messaggio del titolo «Io non mi arrendo». È il grido di libertà e di speranza che viene dai poveri.
Per i primi 50 acquisti in omaggio la monografia «I diritti dell’infanzia e della famiglia da proteggere e promuovere» della rivista Studi Zancan 2/2014 (pdf). Pubblicata in occasione dei cinquant’anni di attività della Fondazione Zancan, fa dialogare memoria e futuro sul tema dei diritti dell’infanzia e della famiglia. Consente di rileggerne il difficile percorso sociale e di identificare le idee vincenti che hanno fatto la differenza tra modi tradizionali e nuove soluzioni per affrontare i problemi umani fondamentali. In particolare si approfondiscono l’evoluzione del diritto di famiglia e dei minori, il percorso dei servizi per i minori, del sistema delle responsabilità, dell’organizzazione dei servizi e degli approcci metodologici, del processo di inclusione scolastica. Si conclude con le sfide per il futuro dei servizi per l’infanzia.
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