1.

5 per mille

Da tre anni nella dichiarazione dei redditi è possibile dare il 5 per mille dell'imposta sul reddito (Irpef), senza alcun costo aggiuntivo, in favore della ricerca di rilevante interesse sociale.

Siamo grati a quanti vorranno destinare questa risorsa alla Fondazione Zancan: sarà utilizzata per incrementare le aree di ricerca sulla tutela delle persone non autosufficienti, la personalizzazione delle risposte sociosanitarie, la valutazione di efficacia degli interventi professionali, l'attuazione dei livelli essenziali di assistenza.

Per sostenere la Fondazione Zancan è sufficiente porre la firma nel primo riquadro della sezione relativa al 5 mille, che indica "Sostegno del volontariato, delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni", e riportare il nostro numero di codice fiscale: 00286760285.

Grazie.

2.

Una vita di smack senza smoke

"Una vita di smack senza smoke" è lo slogan per l'edizione 2008/2009 di smoke free class, inventato dalla classe I° B dell'istituto superiore "R. D'Aronco" di Gemona del Friuli e presentato lo scorso 28 maggio nell'ambito di un convegno sul tabagismo organizzato a Reggio Emilia dalla Regione Emilia-Romagna.

Durante lo stesso convegno sono stati premiati i vincitori nazionali dell'attuale edizione 2007/2008.

Con grande entusiasmo per essere rimasti "liberi dal fumo per sei mesi", i ragazzi delle classi III° B della scuola media "Fermi" di Lusia (Rovigo) e II° B dell'istituto comprensivo "Alighieri" di Ripalimosani (Campobasso) hanno ritirato il loro premio, pari a 2.000 euro per classe fruibili in attività culturali o materiale didattico.

"Smoke free class competition" è un progetto finanziato dalla Commissione Europea e sviluppato in collaborazione con la Rete Europea dei Giovani contro il Tabacco (European Network on Young People and Tabacco): si pone l'obiettivo di promuovere la cultura del "non fumatore", prevenire o ritardare l'inizio dell'abitudine al fumo tra i giovani, eliminare o ridurre il consumo di sigarette in chi ha già sperimentato il fumo, affinché non diventi fumatore abituale. A partire dal 1997/98, l'Italia lo ripropone ogni anno a tutte le classi II° e III° delle scuole secondarie di I° grado e alle classi I° e II° delle scuole secondarie di II° grado. Referente nazionale del progetto è la Fondazione Zancan di Padova.

Per partecipare al concorso gli alunni si impegnano, sottoscrivendo un contratto, a non fumare per un periodo di sei mesi: dall'1 novembre al 30 aprile dell'anno scolastico in corso. Nell'edizione 2007/2008 hanno firmato il loro contratto per restare "liberi dal fumo" ben 18.295 studenti italiani (10.661 studenti di 515 classi nelle scuole di I° grado e 7.634 studenti di 344 classi nelle scuole di II° grado) di 13 regioni: Abruzzo, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto. I vincitori nazionali sono stati estratti tra le classi che hanno mantenuto fede al contratto, ma non sono mancati premi come borse o altri gadget per tutti i ragazzi che sono riusciti ad arrivare al 30 aprile senza accendere la sigaretta.

Inoltre, novità di questa edizione il "contratto simpatizzante": alcuni studenti sono riusciti a coinvolgere nel concorso anche parenti, insegnanti, amici, che hanno "promesso" e provato a non fumare per 6 mesi insieme ai ragazzi.

Per ulteriori informazioni: www.smokefreeclass.info.

3.

Residenza e abitanza delle persone anziane in contesti rurali: fattori socioambientali che condizionano la salute nello spazio di vita

Proseguendo con gli studi già sviluppati e pubblicati sulla relazione fra persona e ambiente in rapporto alle condizioni di vita e al sistema dei servizi, è stato organizzato dal 10 al 12 giugno, a Volterra (PI) un seminario, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, con l'obiettivo di dare un ulteriore contributo alla definizione delle peculiarità delle aree rurali, rispetto alla specificità dei bisogni e alle potenzialità delle risorse disponibili.

Ragionare sui servizi sostenibili nelle aree rurali, infatti, comporta l'immediata valutazione della presenza di ultrasettantenni soli e della loro autonomia, della diffusione di malattie croniche, della difficoltà di accedere ai servizi, spesso centralizzati e difficili da raggiungere per ostacoli viari e di trasporto, della scarsa specificità del sistema dei servizi rispetto a questi bisogni e della difficoltà di innovare, dei costi degli stessi servizi, della erosione delle comunità di persone, sottoposte a fenomeni di esodo.

Contemporaneamente, si devono richiamare alcuni aspetti positivi che caratterizzano la vita degli anziani nelle aree rurali: la dimensione relazionale della vita "rurale", in genere positiva, la fruizione di beni "ambientali" di grande significato per le persone, la presenza di elevati livelli di accoglienza, con la diffusione di reti informali di prossimità, basate sui nuclei parentali ma, sempre più spesso - almeno nei luoghi più vitali - sostenute e alimentate da associazioni di volontariato che assumono importanza determinante, sia per la persona sia per le progettualità territoriali.

Per le comunità e le aree rurali, la presenza attiva e duratura degli anziani nelle comunità di persone si lega alla capacità di preservare conoscenze non codificate che, oggi, sono al centro di percorsi attivi di valorizzazione che fanno riferimento all'economia della conoscenza. Molti percorsi di sviluppo rurale, la capacità di destare interesse e attrarre attenzioni, anche da parte di flussi turistici mirati, la valorizzazione dell'ambiente e delle tradizioni, si legano alla capacità di assicurare la presenza di comunità attive e vitali, capaci di gestire le sfide contemporanee e di rappresentarle all'esterno. In questa prospettiva, la capacità di affrontare e dare soluzioni nuove al tema degli anziani nelle aree rurali assume un connotato che trascende la semplice organizzazione dei servizi per spostare l'attenzione sui meccanismi sociali, ma anche ambientali ed economici, di vita delle comunità rurali e sul significato della loro presenza attiva nei sistemi locali.

Hanno coordinato il seminario:

Francesco Di Iacovo, professore di Economia agraria e Sviluppo rurale Università di Pisa

Angelo Lippi, docente di programmazione dei servizi sociali Università di Siena

Gabriele Righetto, architetto urbanista partecipativo, Centro di Ecologia Umana, Università di Padova

Gli atti saranno pubblicati sulla rivista Studi Zancan.

4.

Prossima pubblicazione

SOLIDARIETÀ E CITTADINANZA SOCIALE

Secondo rapporto dell'Osservatorio sociale provinciale di Firenze

Il volume raccoglie i risultati della seconda annualità del progetto sul monitoraggio dei sistemi locali di welfare nella Provincia di Firenze, avviato nel 2005 con l'obiettivo di contribuire al passaggio dal «governo» dei fattori produttivi, delle risorse e delle responsabilità implicate alla «governance» delle responsabilità presenti nei sistemi territoriali di welfare.

Già la prima annualità aveva evidenziato che la capacità di osservazione che la Provincia può garantire rappresenta un valore aggiunto facilitando in forma collaborativa il confronto tra i soggetti istituzionali e sociali presenti nei territori interessati. In particolare le azioni realizzate si sono dimostrate di supporto alle sperimentazioni sulle Società della salute, offrendo strumenti per la valutazione sociale e comparativa di quanto realizzato nel territorio provinciale (dati pubblicati in Equità, solidarietà e livelli di cittadinanza sociale, a cura di, Fondazione Zancan, 2007).

La presentazione dei nuovi risultati è occasione per meglio configurare ruolo e potenzialità della Provincia nello sviluppo delle politiche locali di welfare.

Il volume è diviso in due sezioni e configurano le principali aree di intervento sui cui la Provincia può sviluppare in forma originale le proprie funzioni di osservatorio e di supporto alla programmazione locale.

Sul versante del monitoraggio dei sistemi di welfare (prima sezione), l'analisi comparata della situazione nelle zone che compongono la Provincia, dal punto di vista della conformazione socio demografica delle comunità locali e della capacità di risposta presente, offre informazioni e strumenti conoscitivi utili alle istituzioni impegnate nella programmazione integrata di salute.

L'approfondimento sul tema dell'immigrazione (seconda sezione) permette poi di valorizzare la capacità della Provincia di promuovere una lettura sovra zonale di specifici fenomeni sociali, indagandone in forma approfondita i diversi aspetti. Il focus sull'immigrazione nella Provincia di Firenze ha infine reso possibile valorizzare l'apporto specifico delle competenze provinciali in ambito sociale, scolastico, di avviamento al lavoro per promuovere un'analisi sociale di problematiche territoriali cogliendone al tempo stesso i fattori di complessità e le potenzialità correlate alla crescente presenza di persone immigrate nel territorio provinciale.

 

Indice

Presentazione

Presentazione della ricerca (Gli obiettivi; Lo sviluppo del progetto)

La risposta sociale (L'analisi dell'offerta sociale; Gli utenti dei servizi sociali; L'analisi della spesa sociale; La capacità di risposta dei singoli territori)

La comparazione territoriale (Confronto intercomunale)

Parte Seconda: La popolazione immigrata e il sistema dei servizi alla persona

La popolazione immigrata in provincia di Firenze (La popolazione immigrata nelle cinque zone coinvolte; Analisi demografica)

Tra integrazione e cittadinanza delle persone immigrate (Bambini/ragazzi immigrati e scuola; Persone immigrate e lavoro; Gli ambiti di fragilità; Elementi di fragilità e disagio grave)

La risposta sociale (L'offerta di servizi; Servizi residenziali; L'analisi della spesa; Le prospettive: l'immigrazione nella programmazione locale integrata)

Persone immigrate: da bisogno a risorsa (L'esperienza del servizio «Sos Famiglia»; I dati relativi al funzionamento del servizio)

Conclusioni (I risultati della ricerca)

Parte Prima: Il monitoraggio dei sistemi locali di welfare

Contesto socio demografico (Le zone coinvolte; Analisi demografica)

Indicatori di vulnerabilità. Profili di ambito territoriale (Indicatori di vulnerabilità; I profili di vulnerabilità in specifiche aree di fragilità sociale)

5.

3° Corso per assistenti sociali

Nell'ambito del 53° Congresso Sigg «L'Italia? Non è un paese per vecchi... », in collaborazione con la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria e l'Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali, organizziamo il 3° Corso per assistenti sociali sul tema «L'assistente sociale a servizio delle persone anziane: metodi e strumenti per l'ascolto, la valutazione, la presa in carico integrata». Il corso si svolgerà nei giorni 27-28 novembre 2008 a Firenze, presso il Palazzo degli Affari (Piazza Adua, 1).

Obiettivi

L'assistente sociale ha un ruolo molto importante nella presa in carico e cura delle persone anziane. Il 3° Corso per assistenti sociali ha l'obiettivo di mettere in luce e documentare quanto di meglio si sta facendo in Italia a livello domiciliare, territoriale, residenziale. Molti assistenti sociali sono impegnati in équipe multiprofessionale nel lavoro diretto con le persone. Una parte di essi ha compiti di coordinamento e direzione avendo acquisito capacità di governo e valutazione dei servizi per le persone anziane. Sia gli uni che gli altri sono chiamati a qualificare la progettazione personalizzata e la valutazione dell'efficacia degli interventi. Ai partecipanti al corso si chiede di documentare la propria esperienza e di renderla disponibile ai colleghi interessati ad approfondire queste tematiche. Il corso consisterà infatti nella presentazione e discussione di una selezione di contributi scritti a cura dei partecipanti.

Tema del contributo

Il tema del corso è «L'assistente sociale a servizio delle persone anziane: metodi e strumenti per l'ascolto, la valutazione, la presa in carico integrata». I contributi possono fare riferimento, rispetto al lavoro domiciliare, intermedio/diurno, residenziale, a: l'accesso; l'accoglienza (ascolto e valutazione); la prima valutazione della situazione; la progettazione personalizzata; l'intervento; la valutazione di efficacia.

Si tenga presente che le attività di progettazione, analisi dei problemi, presa in carico, valutazione di efficacia possono essere approfondite sia per gli aspetti di servizio diretto alle persone che per gli effetti dell'esercizio di funzioni di coordinamento e di direzione.

Programma del corso

Il corso sarà strutturato in sezioni di presentazione e discussione dei contributi. Il programma dettagliato sarà disponibile dopo che saranno stati valutati e selezionati i contributi.

 

Per ulteriori informazioni si veda il sito www.fondazionezancan.it

6.

Iniziative formative della Zancan Formazione Srl

Sono aperte le iscrizioni ai corsi di formazione residenziali organizzati dalla Zancan Formazione a Malosco (Tn) nei mesi di luglio, settembre 2008.

 

L’analisi dei bisogni nei processi di programmazione territoriale
23-26 luglio 2008
Da alcuni decenni le leggi nel campo dei servizi e degli interventi sociali includono l’analisi dei bisogni come prima fase del processo di programmazione. Il seminario si propone di offrire un quadro di riferimento generale su questo tema, con particolare attenzione allo strumento del piano di zona. Saranno ripresi i significati attribuiti al termine «bisogni» e come essi possano essere opportunamente definiti, classificati, valutati, il rapporto tra contesto locale e processo programmatorio, l’importanza dei diversi «saperi» e delle molteplici esperienze da integrare e valorizzare. Sono previsti approfondimenti su casi concreti.

Il seminario è rivolto ai responsabili e agli operatori degli Uffici di piano e, per le integrazioni previste sul versante del sistema sanitario, scolastico, formativo, lavorativo, ai responsabili e operatori che lavorano in tali sistemi; inoltre, a tutti coloro che lavorano in enti pubblici e del privato sociale e sono impegnati in servizi e progetti che richiedono l’analisi dei bisogni come fase preliminare di avvio.

 

Esperti:

Roberto Maurizio, educatore, ricercatore, componente esperto dell’Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza;

Franco Vernò, assistente sociale, docente Università di Verona.

 

 

La partecipazione dei bambini e dei ragazzi nella scuola e nel territorio

17-20 settembre 2008

I diritti di cittadinanza dei minori in età, come il diritto a una partecipazione piena e consapevole alla vita sociale e politica delle città, a non essere esclusi, emarginati, ad essere autenticamente ascoltati, rappresentano ancora oggi uno degli snodi dell’attuazione della Convenzione internazionale sui diritti dei bambini del 1989: questo tema è al centro anche dell’attenzione dei recenti indirizzi dell’Unione europea, del Consiglio d’Europa e dell’Unesco in materia di diritti dei bambini. Il seminario si propone di formare i partecipanti attraverso l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie per progettare e realizzare esperienze di partecipazione dei bambini e degli adolescenti nella scuola e nel territorio. Particolare attenzione sarà dedicata – attraverso lo studio di casi – alle esperienze di progettazione partecipata che coinvolgono bambini e ragazzi in esperienze urbanistiche e alle esperienze di rappresentanza formale tramite i Consigli dei ragazzi.

Sono invitati a partecipare al seminario responsabili e operatori di enti locali e di imprese sociali impegnati in progetti di sviluppo della partecipazione e in progetti e servizi rivolti a bambini e

adolescenti nel territorio; inoltre, a insegnanti interessati a sviluppare nella scuola tali esperienze.

 

Esperti:

Roberto Maurizio, educatore, ricercatore, componente esperto dell’Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza;

Anna Baldoni, pedagogista dell’Associazione Camina (Città amiche dell’infanzia e dell’adolescenza sostenibili e partecipate) e ricercatrice presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Bologna.

 

 

I seminari si svolgeranno a Malosco (Tn) presso il Centro Studi «E. Zancan», viale Alpino, 8.

La QUOTA DI ISCRIZIONE è di € 400,00.

La PENSIONE COMPLETA presso il Centro Studi è di € 65,00 al giorno.

 

Per ulteriori informazioni:

Zancan Formazione Srl - tel. 049 665413 e 049 663800;

e-mail: segreteria@zancanformazione.it; zancan.malosco@tin.it

 

 

 

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