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Ripartire dai poveri. Rapporto 2008 su povertà ed esclusione sociale in Italia |
Mercoledì 15 ottobre è stato presentato a Roma, presso la sede di Caritas Italiana (via Aurelia, 796), l'ottavo Rapporto Caritas Italiana - Fondazione Zancan su povertà ed esclusione sociale, che quest'anno ha come titolo «Ripartire dai poveri». L'ottavo rapporto uscito a ridosso della Giornata mondiale di lotta alla povertà (17 ottobre) propone sin dal titolo una strategia di risposta all'interrogativo sollevato dalla precedente edizione: «Rassegnarsi alla povertà?». Partendo da un'analisi dell'attuale capacità di risposta del nostro sistema di welfare, in termini sia di spesa sia di tipologie di intervento, il volume individua gli strumenti utili per costruire un nuovo e concreto approccio al problema della povertà. I nodi da sciogliere sono molti, in un sistema che continua a privilegiare i trasferimenti monetari rispetto all'offerta di servizi e ad attribuire gli interventi di sostegno secondo criteri categoriali; un sistema privo di correlazione tra valutazione delle necessità e definizione delle risposte, con un uso inefficiente delle risorse, con disuguaglianze sempre crescenti. La scommessa consiste nel «ripartire dai poveri»: vale a dire applicare seriamente il principio di equità sociale e di universalismo selettivo, mettendo al centro degli interventi di sostegno le persone più fragili. Offrire risposte adeguate a chi ha bisogno senza aumentare la spesa complessiva per la protezione sociale è una sfida possibile, se i centri di responsabilità interessati - istituzionali e sociali - sapranno affrontare il problema in termini di autentica collaborazione. Federica Margaritora, caporedattore Radio inBlu, ha coordinato gli interventi di:
Contenuti La definizione di un piano di lotta alla povertà: un impegno e una riflessione che continuano [Vittorio Nozza e Giuseppe Pasini].
Parte prima: Un piano di lotta alla povertà: strategie, fondamenti giuridici, sostenibilità economica [Maria Bezze, Cinzia Canali, Elena Innocenti e Tiziano Vecchiato]: La spesa pubblica per assistenza sociale in Italia. Risorse limitate e male utilizzate. Il principio di universalismo selettivo e le conseguenze della sua applicazione. Riconversioni di spesa per azioni finalizzate al contrasto della povertà. Il quadro costituzionale e le prospettive di sviluppo delle proposte elaborate. Il contrasto alla povertà nei Lea sociali. Contenuti di azione regionale e locale: contraddizione e potenzialità. Parte seconda [Nunzia De Capite, Giovanna Giuliano, Francesco Marsico e Antonello Scialdone]: Rischio di disagio e variazioni regionali: un esercizio di misurazione a partir dagli indicatori di Laeken. Sulla dimensione territoriale degli interventi di assistenza e di lotta alla povertà. Immaginare un nuovo welfare per un paese che cambia. Il tempo della semina. Premesse di fondo e prospettive di lavoro per la realizzazione di un piano di lotta alla povertà. Per non rassegnarsi alla povertà e recuperare il tempo perduto. Conclusioni [Vittorio Nozza e Tiziano Vecchiato] Per ulteriori informazioni www.fondazionezancan.it
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Sito web rinnovato |
Sono disponibili nuove funzioni interattive tra cui:
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Visita di Studio e scambi culturali |
Joanne Rosandich, della Hopen Home Foundation (Nuova Zelanda) ha trascorso 2 settimane in visita di studio presso le sedi di Padova e Malosco (Tn) portando un contributo significativo sulla cultura Maori, con particolare riferimento al tema "valori e spiritualità nei servizi alle persone". La Fondazione Open Home fornisce servizi di affidamento e assistenza sociale in 14 centri in tutta la nazione. Il 30% delle famiglie che richiedono assistenza e tutela sono Maori (12% della popolazione neozelandese è Maori). I Maori sono sovra rappresentati in tutte le aree dai servizi sociali a causa della povertà, di uno scarso livello di istruzione e di un alto tasso di disoccupazione. Te Aho Takitoru dedica molto impegno alle questioni di natura sociale per i Maori che sono emerse attraverso la colonizzazione, l'ingiustizia e il razzismo istituzionale. Te Aho Takitoru consente agli assistenti sociali di lavorare con le famiglie Maori secondo modalità culturalmente appropriate utilizzando strategie di intervento prodotte dalla cultura e dalla visione del mondo Maori; promuove attivamente il benessere e l'autodeterminazione delle famiglie; permette di adempiere agli obblighi nei confronti del Trattato della Nuova Zelanda (tra Maori Governo). Te Aho Takitoru è nato dalla saggezza Maori. I modelli culturali e i valori a essi sottostanti sono stati inseriti nel contesto del lavoro sociale in Aotearoa/Nuova Zelanda e sono divenuti la base per un approccio operativo unico nel suo genere con i Maori, che consente sia ai Maori stessi che ai non Maori di impegnarsi in un modo culturalmente appropriato utilizzando interventi derivati dalla conoscenza e dalla visione del mondo della popolazione Maori. Te Aho Takitoru (3 corde intrecciate) esprime il rinforzare e tessere insieme tre aspetti della vita familiare: l'identità e il senso di appartenenza, che è fondamentale per ottenere il senso del benessere, i valori e le convinzioni che guidano i nostri atteggiamenti e comportamenti e i rapporti l'uno con l'altro. Te Aho Takitoru supporta le famiglie in un viaggio di speranza (Journey of Hope) alla scoperta della capacità (rangatiratanga) di compiere i cambiamenti che essi ritengono necessari per promuovere il benessere familiare. Questo viaggio si articola in tre fasi: Powhiri (coinvolgimento in un rapporto collaborativo); Hui (risolvere insieme le questioni); Waka (intraprendere il viaggio del cambiamento programmato).
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Seminari di ricerca |
I seminari di ricerca attuati durante il 2008 dalla Fondazione «E. Zancan» hanno affrontato i seguenti temi:
I materiali più significativi prodotti nell'ambito dei seminari saranno pubblicati a partire dal n. 5/2008 nella rivista «Studi Zancan politiche e servizi alla persona». Una selezione del materiale sarà disponibile a breve nel nostro sito.
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Ultima pubblicazione |
Disabilità, famiglia, servizi: parlano i protagonisti Il volume, curato da Gianmaria Gioga, raccoglie i risultati di due ricerche sul tema dei livelli essenziali di assistenza e dei rapporti tra persone con disa-bilità, famiglie e servizi, realizzate dalla Fondazione «E. Zancan» in collaborazione con importanti soggetti dell'associazionismo a livello nazionale e locale: la Federazione Italiana Superamento Handicap (Fish) e il Centro di Sevizi per il Volontariato (Csv) di Rovigo. Contenuti Presentazione Introduzione: questioni aperte [Gianmaria Gioga] I livelli essenziali di assistenza per le persone con disabilità; Comunità, famiglia, rete: tre concetti da approfondire; Gli obiettivi delle ricerche. Persone con disabilità, famiglie, servizi, volontariato [Gianmaria Gioga, Marco Faini e Mariangela Zanella] Al centro: la persona; Il progetto globale di vita; Il protagonismo delle famiglie e delle persone con disabilità nel proprio progetto di vita; L'integrazione e la centralità della persona; La comunità; Volontariato e disabilità. I risultati della ricerca «Empowernet» [Andrea Frosi, Gianmaria Gioga e Paola Milani] Qualità e metodo; L'analisi dei dati; I gruppi focus; Presentazione dello strumento e del campione; I risultati: momenti critici e soggetti coinvolti; Pre-diagnosi e diagnosi (scoperta del problema, primo riscontro ecc.); Riabilitazione; Integrazione scolastica; Integrazione lavorativa; «Dopo di noi»; Comunicazioni e informazioni; Integrazione dei servizi; Criticità legate alla carenza/assenza di servizi; Tempo libero; I risultati: limiti al protagonismo del disabile e della sua famiglia e integrazione tra servizi e soggetti; Le interviste; Pesentazione dello strumento; Presentazione del gruppo degli intervistati; I risultati ottenuti; Il pre e il post-diagnosi; L'integrazione scolastica; Accertamenti e certificazioni; L'integrazione post-scolastica; Le difficoltà quotidiane; Il progetto di vita e l'autonomia; Il «dopo di noi»; I diritti e la partecipazione; Una lettura trasversale dei problemi emersi I risultati della ricerca a Rovigo [Gianmaria Gioga e Mariangela Zanella] Caratteri della ricerca; L'analisi dei dati; Presentazione del gruppo degli intervistati; L'incertezza pre-diagnosi e diagnosi; I tempi dell'incertezza; I servizi coinvolti nella diagnosi; I rapporti tra i diversi servizi coinvolti; I rapporti con le as-sociazioni; I rapporti tra famiglia e servizi; Le opinioni degli operatori; L'integrazione scolastica; L'età dell'inserimento scolastico; I servizi coinvolti; I rapporti tra servizi; I rapporti tra famiglia/disabile e servizi; I rapporti tra fami-glia/disabile e scuola; I rapporti con le associazioni; Le opinioni degli operatori.
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Attività in collaborazione con altri Enti nei mesi Settembre-Ottobre |
Partecipazione a eventi organizzati con altri enti:
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