1.
Bisogni e risposte per le persone con disabilità delle Giudicarie
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Quante sono e chi sono le persone con disabilità che vivono nella Comunità di Valle delle Giudicarie? Quali i loro bisogni e le risposte che vengono loro garantite? Una ricerca della Fondazione «Emanuela Zancan» Onlus ha indagato la realtà del territorio, al fine di rilevare le condizioni per qualificare gli interventi rivolti a queste persone. L’obiettivo dello studio, infatti, era di individuare le persone che avranno necessità di assistenza nei prossimi anni, valutare la capacità attuale e futura di risposta dei servizi, le risorse necessarie e le modalità di presa in carico nel quadro dei livelli essenziali di assistenza. Per raggiungere questo scopo sono state approfondite tre dimensioni parallele: la configurazione dei bisogni delle persone adulte con disabilità; la capacità di risposta dei servizi; le modalità di presa in carico dei bisogni. Dall’analisi (presentata il 31 maggio a Tione di Trento) emerge che la persona disabile residente nelle Giudicarie è in prevalenza maschio (54%), con un’età media di 48 anni, italiano. Quasi la totalità vive a casa propria (94%), spesso con il coniuge (45%). Per lo più non lavora (62%), non studia (98%) ed è in possesso della licenza di scuola media inferiore (49%). La disabilità più diffusa è di tipo fisico (66%) e la percentuale riconosciuta di invalidità è superiore al 33% e inferiore al 66% (31%). In larga parte le persone disabili delle Giudicarie non usufruiscono di assistenza privata (82%), ma hanno accesso a protesi e ausili, centri diurni, trasporto individualizzato, attività riabilitativa. Per quanto riguarda le aree di bisogno non adeguatamente ‘coperte’, una persona su 3 riconosce che le difficoltà maggiori sono in ambito lavorativo e prevede che nei prossimi anni i propri bisogni si concentreranno nell’area dell’assistenza.
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2.
Il valore economico della famiglia
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Se i familiari che assistono a casa i propri cari non autosufficienti smettessero improvvisamente di farlo, la spesa per l’assistenza sanitaria che la Regione Veneto dovrebbe sostenere sarebbe di altri 900 milioni di euro. È questo, infatti, il valore economico sostitutivo della famiglia, calcolato e reso noto dalla Fondazione «Emanuela Zancan» Onlus nel corso del convegno «Nessuno sia lasciato solo», organizzato dalla Fnp Cisl (5 maggio 2010). La stima è al lordo dei trasferimenti monetari (ad esempio, assegni di cura) di cui beneficiano le famiglie, ma l’entità del valore economico sostitutivo della famiglia non sarebbe comunque molto inferiore agli 800 milioni di euro. Si tratta di una cifra molto elevata, se teniamo conto che nel 2006 sono stati 317 i milioni di euro investiti dell’intera spesa sociale dei comuni veneti. Alla luce di questi dati l’invito è di «gestire meglio i problemi e tutelare molto di più la famiglia». Oggi la spesa sanitaria e l’indennità di accompagnamento rappresentano l’1,7% del Pil, ossia circa 23-24 miliardi di euro. Entro cinquant’anni la spesa non supererà i 50 miliardi. Non si tratta di un incremento ingovernabile, visto che abbiamo il tempo per affrontarlo e gestirlo. Il vero problema, invece, - di tipo economico ed etico - dovrà essere affrontato in futuro dai comuni, poiché sempre meno i familiari saranno in grado di pagare la quota sociale per l’accesso dei propri cari ai servizi.
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3.
Approfondimenti: bambini con molte famiglie e solidarietà efficace
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Continua la collaborazione con Madre «la rivista della famiglia», pubblicazione mensile edita da Madre Srl (Brescia). Nelle ultime 2 edizioni sono stati affrontati i seguenti problemi:
Bambini con molte famiglie Sono sempre di più in Italia le famiglie che finiscono frantumate, divise da separazioni e divorzi. A pagare il conto più salato in questi casi sono i figli, privati della presenza costante di uno dei due genitori oppure sballottati da una casa all’altra. È un fenomeno, questo, sempre più evidente nella società italiana, che coinvolge migliaia di minori. (L’intero articolo di Tiziano Vecchiato è visibile nel sito e nel n. 5/2010 della rivista Madre).
Ce la faremo? Con una solidarietà efficace La crisi economica sembrava superata. Non è così, ogni giorno morde di più. Assistiamo impotenti alle difficoltà delle persone disoccupate, delle famiglie impoverite. Nella vita di tutti i giorni la crisi si traduce in difficoltà a pagare la spesa, il mutuo, le cambiali (+14% nel 2009). Lo sanno le Caritas, i Centri di ascolto, le parrocchie. Gli ammortizzatori sociali non bastano, sono già costati 18 miliardi di euro per un argine utile ma fragile. Queste constatazioni sono alla base dell’articolo di Tiziano Vecchiato contenuto nel n. 6/2010 della rivista Madre.
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4.
5° Corso per Assistenti Sociali
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Nell’ambito del 55° Congresso Nazionale SIGG «Invecchiamento e longevità: più geni o più ambiente?» (Firenze 30 novembre - 4 dicembre 2010) si svolgerà il 5° Corso per Assistenti Sociali, organizzato dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria in collaborazione con la Fondazione Emanuela Zancan onlus e l’Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali sul tema «Risorse e potenzialità del servizio sociale per valorizzare capacità e responsabilità nel prendersi cura». Il Corso, che si svolgerà nei giorni 2-3 dicembre 2010, si propone di focalizzare l’apporto positivo del servizio sociale nei processi di invecchiamento, con particolare riferimento ai fattori ambientali e comunitari. Esso rappresenta un’occasione per riflettere sul contributo dell’assistente sociale nella realizzazione di: 1. azioni di valorizzazione e promozione dell’adulto e dell’anziano come risorsa sociale; 2. interventi tempestivi per contrastare il rischio e la fragilità; 3. azioni finalizzate a prendersi cura, valorizzando e promuovendo le capacità dell’anziano non autosufficiente all’interno del suo spazio di vita. Sulla base delle proposte di intervento spedite dagli assistenti sociali è in corso la definizione del programma.
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5.
La salute è un equilibrio faticoso
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La salute è un equilibrio faticoso: non si costruisce da soli, ma richiede la presenza di altre persone. È per questo che la dimensione gruppale, nella vita di ognuno, diventa fondamentale. E proprio all’importanza del gruppo nell’ambito della salute mentale è dedicato l’ultimo libro - «Gruppoanalisi e salute mentale» (Cleup, Padova, 2009) - di Franco Fasolo, psichiatra che ha dedicato a queste tematiche trent’anni di impegno e ricerca. Il professor Sergio Fava, psichiatra e psicoterapeuta, in occasione della presentazione del libro (26 maggio, Libreria Gregoriana, Padova) ha tenuto una conversazione con il pubblico sui temi affrontati dal volume. Come spiega Tiziano Vecchiato, in una recensione del libro pubblicata nell’ultimo numero della rivista «Studi Zancan», «il gruppo è condizione biologica, prima ancora che relazionale e affettiva. È ambiente vitale per curare e prendersi cura. È ambiente generativo di responsabilità e responsabilizzazione». La recensione è scaricabile dal sito della Fondazione «Emanuela Zancan».
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6.
Ultima pubblicazione
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La promozione della salute e del benessere di una comunità passa attraverso il complesso delle politiche territoriali e la qualificazione dei servizi di pubblica utilità. I fattori determinanti lo stato di salute delle persone e delle comunità, infatti, sono relativi all’assistenza sanitaria propriamente intesa, ai profili ambientali, educativi, socio-economici, abitativi, occupazionali e alla qualità delle relazioni umane nel territorio. Il concetto di «salute» si collega strettamente a quello di «sviluppo», inteso come processo partecipato di miglioramento delle condizioni di benessere delle persone e della comunità, secondo principi di sostenibilità, trasparenza, legalità, equità e tutela. In Toscana, l’attenzione a favorire la coerenza tra le politiche pubbliche è alla base dell’intero impianto di programmazione regionale. In questo contesto, il progetto di ricerca - realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e pubblicato nel volume Verso il Piano unitario per lo sviluppo sociale dell’Alta Val di Cecina - sperimenta l’impostazione di uno strumento organico di sviluppo locale, in grado di individuare obiettivi unitari per il territorio e di attivare processi decisionali e amministrativi che favoriscano, attraverso la sinergia tra le diverse politiche, risultati di benessere e di sviluppo per il territorio dell’Alta Val di Cecina.
L’indice e la presentazione del volume sono consultabili nel sito www.fondazionezancan.it.
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7.
Strumenti di lavoro: 1 libro 1 euro
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Sono in continuo aumento le persone con necessità di cure e assistenza a lungo termine per condizioni di invalidità, cronicità, disabilità gravi. Sono altresì numerose le persone che assistono i propri familiari: si tratta per lo più di donne che si prendono cura giornalmente dei loro cari anziani o invalidi, senza ferie né festività, permettendo un risparmio alle spese sociali del Paese. Sebbene lavorino più ore di qualsiasi dipendente, svolgendo un'attività gravosa, non percepiscono alcuno stipendio, né sono sostenute da forme di assistenza previdenziale. Il volume, proposto come strumento di lavoro ad 1 euro, «Forme di previdenza integrativa per chi svolge lavoro di cura» affronta questo nodo problematico e propone possibili soluzioni. Il testo può essere ritirato di persona (presentando la scheda scaricabile dal sito) presso la nostra sede in Via Vescovado, 66 - Padova, dal lunedì al venerdì (8.30-13.00 e 14.00-17.00). Si può ricevere direttamente a casa, con spese a carico, a seguito di richiesta via fax (049663013) o tramite email (segreteria@fondazionezancan.it), compilando sempre la scheda. La richiesta va effettuata entro il 31 luglio 2010.
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8.
Val di Non (Tn) e Centro Studi Zancan
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Avete un capitolo o un articolo da scrivere e non riuscite a concentrarvi? Volete “staccare la spina” e riflettere su ciò che avete vissuto nei mesi scorsi? Cercate un luogo di quiete pur se “connesso” al mondo intero? La sede operativa di Malosco (Tn) con lo stile familiare e accogliente della gestione, la cucina semplice ma ottima, il bosco proprio "fuori casa", la connessione internet gratuita, il contesto in cui si trova: la Val di Non - una delle più belle Valli del Trentino - risponde alle vostre esigenze e vi accoglie nei mesi estivi da luglio a settembre. Il Centro Studi Zancan, che funziona anche come struttura alberghiera, è dotato di 13 stanze tutte con servizi, di cui 11 singole e 2 a due letti (con possibilità di un terzo letto), ascensore, ampia sala da pranzo, sala soggiorno, giardino, parcheggio auto. Chi è interessato, può telefonare a Thea Paganin al seguente recapito:
Centro Studi Zancan - Viale Alpino, 8 38013 Malosco TN -Tel. 0463 831342 - fax 0463 830408 - cell. 3401783624 - email: fz@fondazionezancan.it oppure: theapaganin@fondazionezancan.it
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