Al via i "Martedì culturali" 2005
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creato: 09 maggio 2005
Torna l'appuntamento con i "Martedì culturali" della Fondazione "E. Zancan" di Padova, incontri pomeridiani per operatori sociali, sanitari, educativi, amministratori pubblici, volontari, per tutti i cittadini interessati a investire nel sociale: per confrontare le esperienze, analizzare le tendenze in atto, provare a fare una valutazione delle politiche sociali e sociosanitarie.
Il primo appuntamento è per domani martedì 10 MAGGIO 2005: si parlerà de "Il pronto intervento sociale: dagli auspici alle soluzioni praticabili". "Pronto intervento sociale" significa organizzare risposte certe e qualificate per fronteggiare le emergenze personali e familiari. Come nel tempo si è riusciti a predisporre risposte per le emergenze ambientali e di altro tipo, con la protezione civile, con i vigili del fuoco, e ad emergenze sanitarie, con il pronto soccorso, così ora è necessario fare lo stesso nell'ambito sociale: per esempio per dare risposta all'emergenza freddo delle persone senza fissa dimora, alle emergenze dei bambini, delle donne sole con figli, e ad altre emergenze familiari.
Interverranno all'incontro: Angelo Lippi, docente di Organizzazione dei servizi sociali presso l'Università di Siena ("Il pronto intervento sociale nei livelli essenziali di assistenza"); Elena Innocenti, ricercatrice della Fondazione Zancan ("Coordinate giuridiche per la definizione del pronto intervento sociale"); Lorena Paganelli, funzionario della Regione Toscana, direzione generale diritto alla salute e politiche di solidarietà ("L'esperienza della Regione Toscana"); Maria Teresa Tavassi, de "La Lucerna", laboratorio interculturale di Roma ("Pronto intervento sociale: tratta di esseri umani per sfruttamento sessuale"). Coordinerà Giovanni Nervo, presidente onorario della Fondazione Zancan.
Il martedì successivo, 17 MAGGIO 2005, sarà la volta de "L'integrazione degli immigrati e l'allargamento dell'Europa ai paesi dell'Est".
L'Europa si è fatta più «larga», accogliendo dieci nuovi paesi, e ha dilatato i confini della mobilità : le persone si spostano maggiormente per motivi di lavoro o di studio. Ma cosa significa per un cittadino dell'Est Europa immigrato in Italia passare dallo status di extracomunitario a quello di neocomunitario? Come cambierà la sua condizione, in termini di diritti e di esercizio della cittadinanza? Quali riflessi e modificazioni si avranno nell'immediato futuro rispetto alla libera circolazione dei cittadini all'interno dell'Unione? Arriveranno più immigrati da questi paesi? E ancora: questo ridurrà nel nostro paese il bisogno di lavori di cura, per gli anziani a domicilio ma anche negli ospedali, data la carenza di personale infermieristico? Ne parleranno Graziella Favaro, pedagogista del Centro "Come" di Milano e responsabile scientifico della sezione "Educazione interculturale" Indire (Miur); Pierluigi Brombo, responsabile immigrazione e asilo del Comitato Economico e Sociale Europeo di Bruxelles; Marco Ferrero, docente del master Immigrazione presso l'Università di Venezia; Edlira Ciftja, coordinatore dei servizi di rete Informaimmigrati di Belluno. Moderatore sarà Giovanni Nervo, presidente onorario della Fondazione Zancan.
Martedì 24 MAGGIO 2005 si discuterà su "La povertà a livello locale e regionale: come conoscerla e come affrontarla", con Giovanni SarpellonMaria Bezze, ricercatrice della Fondazione Zancan; Alessandro Castegnaro, sociologo, caporedattore della rivista «Studi Zancan»; Giovanna Faenzi, dirigente della Regione Toscana; Dino Pistolato, direttore della Caritas di Venezia. A coordinare sarà Giuseppe Pasini, presidente della Fondazione Zancan.
Oggi la riflessione sul tema della povertà si basa su studi nazionali sul fenomeno, garantiti dalle indagini Istat: studi che però purtroppo danno le dimensioni generali del problema ma non aiutano a comprendere il volto reale della povertà così come si presenta a chi deve decidere come rispondere, cioè le regioni e i comuni. «Anche per questo non si può parlare di programmi di lotta alla povertà nel nostro paese - afferma Tiziano Vecchiato, direttore della Fondazione Zancan -, perchè sostanzialmente c'è un'incapacità strutturale di conoscere e comprendere il fenomeno. In altri paesi non è così, e questo dà non solo alle persone ma anche alle famiglie povere maggiori opportunità di uscire dal circolo vizioso dell'esclusione».
I "Martedì culturali" si chiudono martedì 31 MAGGIO 2005 con un incontro su "Accreditamento, qualità dei servizi, tutela dei diritti delle persone".
"Accreditamento" è un termine tecnico, in qualche modo freddo, ma dietro questa parola si cela una questione nodale: come tutelare i diritti e i bisogni delle persone che vivono una parte della loro vita all'interno dei servizi residenziali oppure beneficiano di servizi erogati da strutture diurne e ambulatoriali. "Accreditamento" significa verificare il grado di credibilità e di affidabilità delle strutture che erogano servizi e come le persone sono accolte e trattate.
Sull'argomento sono previsti interventi di: Andrea De Conno, responsabile dell'ufficio di piano Società della Salute di Pisa; Elena Ferioli, professore associato della Scuola superiore S. Anna di Pisa; Gianmaria Gioga, coordinatore di progetti della Fondazione Zancan; Alessandro Pompei, docente presso l'Università di Verona. Coordinerà Tiziano Vecchiato, direttore della Fondazione Zancan.
Gli incontri, gratuti e aperti a tutti, si svolgeranno dalle ore 15.00 alle 18.00 presso la sala Polivalente del Comune di Padova, in Via Diego Valeri 17. Al termine di ogni incontro viene rilasciato un attestato di partecipazione.
Per informazioni: Fondazione Zancan, tel. 049663800, e-mail fz@fondazionezancan.it.
I "Martedì culturali" riprenderanno nei mesi di ottobre e novembre. Dopo l'estate si affronteranno i seguenti argomenti: "Progetti di prossimità e di solidarietà tra famiglie: esperienze e strategie a confronto"; "Modelli di lavoro sociale a confronto. Contenuti del dibattito sul servizio sociale e prospettive"; "La valutazione di efficacia dei servizi per l'infanzia e la famiglia"; "Le professioni sociali: prospettive, problemi e possibili soluzioni".